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contro mastro ciliegia

Moratoria sui venditori di scie chimiche

Maurizio Crippa

Un paese che non dice nulla se Fedez va a Taranto a parlare di inquinamento ma col jet privato, si merita il peggio. Compresi gli ecopirla e le scemenze complottiste

Un paese che da mesi si interroga sui pandori e i divorzi dei Ferragnez, ma non fa un plissez quando Fedez va a Taranto con quello del Codacons (i nuovi Gianni & Pinotto) per protestare contro l’inquinamento dell’Ilva, però ci va col jet privato, è un paese che si merita tutto. Compresi gli ecopirla che hanno devastato un campo sperimentale di riso ottenuto con tecniche di evoluzione assistita, cioè tecniche non ogm e che prevengono malattie delle piante.

Si merita persino che ci siano 10.618 fuori di testa che hanno presentato una moratoria al Senato “per il BLOCCO delle attività di GEOINGEGNERIA” (il maiuscolo da scuola elementare lo prendiamo da un account tipo “fioredicampo2000” che esulta per la genialata). Bisogna bloccare la “geoingegneria” “in tutte le sue forme (aeree, terrestri e marine) ovvero cloud seeding ed SRM (Solar Radiation Management). La conduttrice di una tv locale ha detto (e leggeva pure) “le cosiddette scie chimiche che vediamo ogni giorno nei nostri cieli”. Senza battere ciglio. Come fosse normale.

Un paese così si merita tutto, dalle mozzarelle di Lollo al ritorno di Beppe Grillo. Meriterebbe pure l’abolizione del diritto di voto. Perché questi, poi, votano.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"