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Contro mastro ciliegia

De Luca e Schmidt, una sedia per due

Maurizio Crippa

Il gioco delle tre carte di Sangiuliano con l'ex direttore degli Uffizi e l'assurda disputa su Capodimonte del governatore che dice “non gli faremo trovare nemmeno la sedia”. Sceneggiate napoletane che potevamo risparmiarci

Si vorrebbe puntualizzare, a proposito del ministro Sangiuliano, che molto più incomprensibile della stravaganza su Colombo e Galilei è stata la stravaganza di mettere Eike Schmidt a dirigere il museo di Capodimonte e insufflarlo come un cannolo subito dopo per farlo correre come sindaco di Firenze, lasciando pure mulinare nell’aria il piano C di un possibile trasloco ai piani altissimi del ministero. Si sarebbe confuso persino Galileo. Detto questo, che il governatore con sceneggiata napoletana incorporata Vincenzo De Luca se ne esca con un bullizzante “a Capodimonte non gli faremo trovare nemmeno la sedia”, ora che la sedia di Palazzo Vecchio per l’austriacante è sfumata, proietta Sangiuliano nell’empireo della cultura e anche della politica. Per quale motivo, oltre l’applauso del popolino, De Luca debba dire una baggianata tanto inutile quanto offensiva, non si capisce. Se non altro perché non è lui, De Luca, né come presidente della Campania né come pretendente al trono di Napoli, a decidere se Schmidt possa o non possa rientrare nel suo incarico. Con tanto di sedia. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"