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contro mastro ciliegia

Il superlavoro delle procure e l'indagine per Fanpage

Maurizio Crippa

Perché i magistrati hanno chiesto a Fanpage di acquisire i video dell'inchiesta senza che sia ancora chiara l’ipotesi di reato né se ci siano indagati? Il procedimento è aperto utilizzando è il celeberrimo “modello 45”. Quello insomma “intanto indaghiamo poi si vedrà”

Diamo anche per buona e vera (ipotesi diciamo puramente di scuola) la solita tiritera che in un paese malfattore come l’Italia i magistrati hanno un superlavoro da fare, e anzi dovrebbero farne di più. E diamo anche per buona (ma qui facciamo davvero fatica) la smania dei giornalisti d’evasione che da giorni s’indignano perché Giacomo Bozzoli è scappato prima di finire all’ergastolo, e invece loro preferivano che fosse già in galera prima della condanna, perché sono la vox populi di un paese manettaro. Diamo per buono tutto quanto, del superlavoro dei giudici.

Ma qualcuno può spiegare perché la procura di Roma ha chiesto a Fanpage di acquisire i “video girati in tutto l’arco temporale in cui si è svolta l’inchiesta giornalistica undercover”, notizia diffusa dallo stesso giornale online, immaginiamo l’orgoglio di potersi rendere utili alla procura, e hanno spiegato che la Digos ha chiesto di avere tutto il materiale “senza tagli e oscuramenti”. Il tutto, senza che sia ancora chiara l’ipotesi di reato né se ci siano indagati: il procedimento è aperto utilizzando è il celeberrimo “modello 45”. Quello insomma “intanto indaghiamo poi si vedrà”. Forse a Roma non avevano altro superlavoro.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"