contro mastro ciliegia

Il Gronchi blu

Maurizio Crippa

Lollo ha nominato Enrico Caterino “commissario straordinario per l’emergenza granchio blu”. Che dovrà fare un prefetto coi crostacei? Arrestarli tutti? Estradarli? Non era meglio nominare un esperto di fauna ittica?

Perdonerete la banalità del calembour, il Gronchi era rosa, ma è passato alla storia perché era strano, “weird” si direbbe adesso, un francobollo dallo sbiadito color Pompadour e di luccicante incongruenza alla storia della filatelia. Ma parimenti stravagante, ora che da un paio d’annetti ci siamo abituati all’invasione dei granchi blu sulle coste del Belpaese, è che per risolvere quella che tutti affermano essere una grave emergenza ambientale e piscatoria, ovvero economica, l’ineffabile ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare,  il Lollo, in conferenza stampa con il ministro Gilberto Pichetto Fratin dell’Ambiente, ormai una consolidata compagnia di giro, abbia deciso di nominare un “commissario straordinario per l’emergenza granchio blu”. Scelto nella degnissima persona dell’ex prefetto di Rovigo e poi Ravenna, Enrico Caterino. Ma per l’appunto, come per l’inservibile Gronchi rosa, che dovrà fare un prefetto coi granchi blu? Arrestarli tutti? Estradarli? Se davvero, ed è vero,  “il granchio blu ha compromesso alcune attività economiche e rischia di compromettere l’intero ecosistema marino” non era meglio nominare un esperto di fauna ittica? O forse questo governo a ogni problema sa rispondere solo con l’uomo d’ordine?

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"