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Contro mastro ciliegia

Giornalisti liberi contro Putin. L'Italia difenda Battistini e Traini

Maurizio Crippa

Onore e solidarietà a Stefania Battistini e Simone Traini, inviati Rai, che hanno realizzato un reportage al seguito dei soldati di Kyiv penetrati in Russia, e ora minacciati di provvedimenti legali da parte dell'invasore Putin. Il governo ora faccia il suo dovere

Se non fosse politicamente ributtante e moralmente osceno, farebbe anche ridere: il governo di un oligarca invasore e assassino di giornalisti che convoca l’ambasciatrice italiana Cecilia Piccioni (fonte Tass) per protestare per “l’attraversamento illegale del confine di stato” da parte di due bravissimi giornalisti Rai, Stefania Battistini e Simone Traini, che hanno realizzato uno splendido reportage dalla città di Sudzha, nel Kursk.

Non ricordiamo che Putin o i suoi lacchè informativi si fossero lamentati con l’ambasciata italiana quando l’ex corrispondente Rai da Mosca, Marc Innaro, diceva in tv: “Basta guardare la cartina geografica per capire che, negli ultimi 30 anni, chi si è allargato non è stata la Russia, ma la Nato”. Manco Caracciolo. Ma evidentemente uno dei primi reportage di informazione libera e democratica realizzati in territorio russo da molto tempo a questa parte, che mostra l’efficacia della controffensiva di Kyiv, mentre i civili russi non vengono massacrati, come capitò agli ucraini, non è andato giù al Cremlino. Al solito, come prima scelta, prova a minacciare i giornalisti. Onore e solidarietà a Stefania Battistini e Simone Traini. Ora il governo faccia il suo dovere. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"