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Contro mastro ciliegia

Morbosi ma anche sordi

Maurizio Crippa

Il Garante per la protezione dei dati personali (Privacy), è intevenuto sull'eccesso di informazione a rischio morbosità a proposito del tragico fatto di Paderno Dugnano, richiamando giornali e siti web alla deontologia e al rispetto dei minori. Quasi nessuno (sui media chiamati in causa) ha mostrato di accorgersene. Molto male

Il Garante per la protezione dei dati personali, comunemente detto della Privacy, ha stigmatizzato ieri “il comportamento di alcune testate che nel dar conto della tragica vicenda di Paderno Dugnano hanno riportato foto, nomi e particolari, anche di soggetti minori, eccedenti le pur legittime finalità informative”. Ha chiarito, ma temiamo non un volta per sempre, che “tale comportamento rischia di far degenerare la cronaca nella morbosa spettacolarizzazione”, che “contrasta con il principio di essenzialità dell’informazione e con le particolari garanzie accordate ai minori dall’ordinamento e vìola la normativa privacy e le Regole deontologiche”. E’ un peccato che noi, nel nostro piccolo, non si sia ben riusciti a focalizzare a quali “alcune testate” il Garante si riferisse, dacché – da ricognizione – i “media e i siti web” che più hanno ecceduto alle pur legittime finalità informative (sul sito di quotidiano, ieri sera, sette articoli in homepage) l’ammonimento del Garante lo hanno allegramente trascurato. Lui, il Garante, si riserva “l’adozione di provvedimenti ritenuti opportuni, eventualmente anche di carattere sanzionatorio”. Noi, vorremmo avesse la stessa attenzione anche quando la morbosità dei media riguarda altri casi, sanguinosi seppur non di sangue. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"