contro mastro ciliegia
Cosa insegna al M5s il caso delle flatulenze Rai
Dopo sei anni il gup ha prosciolto i giornalisti del Tg1 accusati di stalking con episodi incresciosi da una loro collega: il fatto non sussite e non luogo a procedere. A saperlo prima, la grillina Floridia poteva pure proporla per un posto in cda Rai. Tanto per cambiare aria
"Quella odierna è una bella giornata per noi, per il Tg1 e anche per la giustizia”, ha detto l’ex direttore dei tg ammiraglio, Andrea Montanari. Essendo professionista serio, non si riferiva al nuovo cda di viale Mazzini, i coriandoli li gettano solo coloro che hanno rimediato un poltrona. Si riferiva a questo. Dopo ben sei anni (sei!) il gup di Roma ha prosciolto sei giornalisti del Tg1, tra cui l’ex direttore, dalle accuse di stalking mosse dalla collega Dania Mondini, che li aveva accusati di “sistematiche aggressioni psicologiche operate mediante una serie di comportamenti vessatori e denigratori da parte dei propri superiori sul posto di lavoro”. Fece molto rumore, all’epoca, l’accusa più incresciosa, di essere stata confinata a lavorare in una stanza assieme a un collega con notori problemi di flatulenza. Questo tg è una camera a gas. Ora il giudice ha stabilito il “non luogo a procedere”, poiché “il fatto non sussiste”. Del resto la procura di Roma aveva già archiviato il tutto nel 2019, ma nel 2021 un solerte gip aveva riaperto il maleodorante fascicolo. Sei anni. A saperlo, la grillina Floridia, inopinatamente plenipotenziaria del suo partito per il settore mani politiche sulla Rai, poteva candidarla per il cda. Giusto per cambiare aria.