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Contro mastro ciliegia

La vera esclation è a Jaffa

Maurizio Crippa

La invereconda retorica, da Guterres alla nostra stampa, per chiedere il cessate il fuoco a senso unico a Israele. Ma per l'attacco con i missili dell'Iran nessuno alza la voce. Intanto a Jaffa i terroristi antisemiti hanno ucciso civili innocenti. Proteste ne abbiamo? 

E’ sempre un buon giorno per ribadire che António Guterres è un parolaio meschino e inadatto al suo ruolo. Oggi ha scritto su X: “Condanno l’ampliamento del conflitto in Medio Oriente con una continua escalation. Tutto questo deve finire. Abbiamo assolutamente bisogno di un cessate il fuoco”. Ovviamente dimenticando di dire che c’è una democrazia sotto attacco che si difende, e una banda di terroristi col turbante che tira razzi balistici da mille chilometri contro Israele. Il cessate il fuoco sventolato come una mutanda per camuffare l’avversione antisionista fa  schifo. Ma nel nostro piccolo l’informazione in Italia non è da meno. Oggi la ex anchor-woman del Tg1, Tiziana Ferrario, sul trumpianissimo X (brrr) scriveva: “C’è chi invade il Libano e chi invade l’Ucraina. Entrambi violano il diritto internazionale. #Israele”, dimenticando che l’Ucraina non sparava sui russi, invece Hezbollah dal Libano sì,  mentre la sua antenata Carmen Lasorella è riapparsa in video per certificare che Hezbollah è un’associazione benefica. Da questa sera l’Iran lancia missili su Israele, ma richieste di de-escalation non ne abbiamo sentite. Intanto due terroristi antisemiti hanno ammazzato 7 o 8 civili innocenti a Jaffa, perché questo è il loro stile. Proteste di Guterres  ne abbiamo?

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"