contro mastro ciliegia
Viva (Duván) Zapata! e la maledizione dei crociati
Duván, Rodri, Bremer, Carvajal e tanti altri. Traditi da un ginocchio, C'entra il troppo giocare, le troppe partite? L'aveva detto per primo proprio Rodri. Ma il legamento crociato è un infortunio tremendo e con logiche tutte sue, purtoppo. Non serve fare la guerra ai ricchi come il guerrigliero messicano
Viva Zapata! Col punto esclamativo come nel filmone di Elia Kazan, splendido Marlon Brando coi baffi e splendido bianco e nero, quando a Hollywood facevano i film contro i capitalisti maldidos, e sceneggiava Steinbeck. Oppure Viva Emiliano Zapata, col nome, la gran rivoluzione di sassofono e percussioni latinoamericane di Gato Barbieri. Ma è soltanto una divagazione, per mandare un viva! e un in bocca al lupo a Duván Zapata, gran bravo ragazzo e tra i migliori punteros del nostro calcio. Lesione del legamento crociato e dei menischi, sabato mentre combatteva per il Toro contro l’Inter.
Ma Zapata (Emiliano) non è soltanto una divagazione, serve per ricordare che in questi mesi fioccano le polemiche sugli infortuni dei calciatori causati dal troppo giocare, troppo stress, troppe partite. Iniziò Rodri, e proprio al crociato s’è infortunato. Stessa sorte di Bremer, di Carvajal. Quindi tutti come Zapata-Brando a combattere contro i padroni sfruttatori del calcio. Però anche Alessandro Circati, del Parma, è stato tradito dal crociato in allenamento, e a inizio stagione, e stesso infortunio capitò ad Abraham, giovane e tutt’altro che logoro. E a tanti altri. Direbbe qualcuno che i crociati sono una maledizione a sé stante. Ma anche questa è solo una divagazione, forza Duván.
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