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Contro Mastro Ciliegia

Il Consiglio d'Europa e la profilazione alimentare

Maurizio Crippa

L'organizzazione scrive che "ci sono testimonianze di profilazioni razziali… che prendono di mira soprattutto i rom e le persone di origine africana"

Lo “strano ma vero” è una colonna dell’informazione, e tocca ammettere che molti lettori preferiscono affidarsi alle notizie strane ma (forse) vere piuttosto che ai pensosi editoriali. Ma lo strano ma vero, tocca ammetterlo, ha un suo perché. Ad esempio nella laguna di Rosolina, Rovigo, due donne cinesi sono annegate mentre cercavano di catturare granchi blu a scopo alimentare. A Ostia invece un senzatetto rumeno avrebbe ucciso un cigno per poi mangiarselo alla brace. Al che qualcuno potrebbe pensare che abbia ragione Trump sugli haitiani che mangiano i cani, ma lì lo strano è solo Trump.

Però se i commissari della European Commission against Racism and Intolerance del Consiglio d’Europa tenessero conto dei molti strani ma veri di cui è fatta la vita e provassero, che so, a fare un po’ di profilazione alimentare prima di sentenziare che la polizia italiana è dedita alla profilazione razziale (“Ci sono numerose testimonianze di profilazioni razziali… che prendono di mira soprattutto i rom e le persone di origine africana”, scrivono ma senza specificare), forse scoprirebbero che la polizia è più facile sia chiamata a fare controlli con persone di quelle appartenenze sociali, anziché nei circoli di lettori o nei club di canasta. E’ statistica, strana ma vera.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"