contro mastro ciliegia

La grande moria di Musk

Maurizio Crippa

A dare l'addio a X cominciò drammatico come Enea nell’Ade Sandro Ruotolo. Poi se ne sono iuti Pelù, Nicola Piovani e l’account di Elio e le storie tese. Via anche il Guardian. S’è sentita l’eco digitale di un colossale, liberatorio echissenefrega!

“Veniamo noi con questa mia a dirvi una parola che scusate se sono poche, ma quest’anno c’è stato una grande moria delle vacche”. Punto, anzi due punti. Le parole sono solo 240 caratteri ma l’effetto ugualmente comico. Aleggiava ieri sopra l’odiatissimo social, e più esplicativo di qualsiasi statement di Mattarella, il fantasma di Totò. Mentre assistevamo attoniti e vieppiù divertiti alla grande moria delle vacche, pardon utenti, sul social di Elon Musk. Cominciò drammatico come Enea nell’Ade Sandro Ruotolo: “Questo che leggerete è il mio ultimo tweet. Ho deciso di lasciare X, le ultime prese di posizione del signor Musk”, eccetera. Poi se ne sono iuti Pelù, Nicola Piovani e l’account di Elio e le storie tese. Via anche il Guardian, passeranno ai social di Hamas? Così che quando verso sera arriva Stefano Massini con un tragico “lascio anche io X, mi trovate su altre piattaforme”, s’è sentita l’eco digitale di un colossale, liberatorio echissenefrega! Nessuno se n’era andato indignato quando Trump aveva twittato l’ingerenza straniera a favore di Giuseppi, “spero che resti primo ministro”, e quello sì fu un danno. E nessuno se ne andò quando padrone di Twitter era il nerd che con i suoi magheggi aveva dato una bella spinta alla Brexit. La grande moria di Musk, che ridere.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"