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Contro mastro ciliegia

Bumbum Del Mastro e l'intima gioia per la sofferenza altrui

Maurizio Crippa

In occasione della presentazione della nuova autovettura blindata per il trasporto dei detenuti in regime di 41-bis, il sottosegretario alla Giustizia si è lasciato andare a commenti poco gradevoli

Dopo aver assistito alla presentazione della SsangYong Rexton Dream e-XDi220 (e il sovranismo?), la “nuova autovettura blindata con cellula detentiva, unica nel suo genere” che il Dap ha fatto costruire per il trasporto di detenuti in regime di 41-bis (miriadi?), con dotazioni tipo: “tre telecamere nell’abitacolo, chiusura della cellula detentiva automatizzata e temporizzata, blocca manette, blocca porte e blocca arma gestibili da consolle” (bazooka niente?) il sottosegretario alle galere Delmastro Delle Vedove Viendalmare ha confessato: “Sarò forse anche infantile, un po’ fanciullesco, ma l’idea di vedere sfilare questo potente mezzo, l’idea di far sapere ai cittadini chi sta dietro a quel vetro oscurato, come noi incalziamo chi sta dietro quel vetro oscurato, come noi non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato, è sicuramente per il sottoscritto un’intima gioia, e credo che in una visione molto semplificata dell’esistenza sia una gioia per tutti i ragazzi che si affacciano alla vita e vogliono scegliere di servire lo Stato nella Polizia Penitenziaria come prima scelta”. Io, in una visione molto semplificata, confesso che mi manca un commento di Ruotolo su X.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"