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contro mastro ciliegia

Emilia Pérez coniugata Trump

Maurizio Crippa

Il comicissimo caso di Karla Sofía Gascón, candidata all'Oscar in un tripudio di applausi per le politiche della diversity, che ora viene scoperta autrice di tweet di “linguaggio d’odio” contro musulmani, cinesi, e neri. Le daranno la statuetta? In ogn i caso, ha vinto Trump

Finirà che dovranno dare ragione a Trump persino sulla demenziale storia degli aerei che si schiantano per colpa delle politiche di diversità, equità e inclusione, tanto la riscrittura del mondo secondo i dettami della correttezza politica si sta ormai intorcinando su sé stessa, generando paradossi sempre più ingestibili. Ma che, bisogna ammetterlo, fanno riderissimo. L’ultimo caso, una sceneggiatura da Oscar, riguarda Karla Sofía Gascón, l’attrice candidata per Emilia Pérez, la storia del boss dei narcos che si sottopone alla chirurgia di riassegnazione del sesso per cambiare vita. E poiché Karla Sofía Gascón è la prima attrice transgender a raggiungere la nomination, è stata subito festa grande nel mondo che si sente minacciato da Trump e Milei. Solo che ora escono questi vecchi tweet, in cui Gascón si rivelerebbe una odiatrice seriale di ogni diversity: se la prendeva con i musulmani, i cinesi (per il virus del Covid) e persino con l’eccesso di BLM agli Oscar. E posto che, a ben vedere, i suoi tweet non sono “offensivi” ma abbiano persino qualche ragione, tutto quel mondo che la esaltava ora si trova a doverla condannare, almeno per coerenza. Oppure a fare finta di niente sul suo “linguaggio d’odio” e darle lo stesso l’Oscar. Comunque vada, vince Trump.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"