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contro mastro ciliegia

D'Alema, burlesque amerikano

Maurizio Crippa

Con un senso di sempre meno giustificata superiorità intellettuale, ora dice “Forse avevamo ragione quando, da giovani, urlavamo che l’imperialismo Usa”. Ma a noi torna in mente una vecchia vignetta in cui Bill Clinton leggeva di gusto il suo libro sul Kosovo

Così averne di penne sbarluccicanti come Fabrizio Roncone, uno che ti fa quasi sembrare simpatico persino D’Alema nel momento in cui invece lo sta rosolando sul barbecue. E  comunque il conte Max, con quella sempre più ingiustificata aria di superiorità: non morale, D’Alema è cinico abbastanza da “non innamorarsi delle cameriere”, per dirla con l’Avvocato, ma proprio superiorità intellettuale. Ed è così, che rosolato nell’invidia (Max) per quel che poteva essere, un grande statista, e non è stato, Roncone racconta della presentazione (nell’aula del gruppo dem della Camera, noblesse oblige) dell’ultimo numero di Italianieuropei. D’Alema, come se niente fosse, che dice, su Trump: “Forse avevamo ragione quando, da giovani, urlavamo che l’imperialismo Usa era una barbarie”. E a noi torna in mente una antica vignetta, una di quando Vauro Senesi ancora ci faceva ridere. C’era Bill Clinton a 72 denti che leggeva il libro di Max sulla guerra del Kosovo: “Non mi divertivo tanto dai tempi della Lewinsky”.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"