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contro mastro ciliegia
Dove passano i turisti non passano gli eserciti
La cretinissima idea di Extinction Rebellion di boicottare le prenotazioni al Rijksmuseum di Amsterdam e la sindrome da overbooking museale, marcatore di stupidità. Forse un giorno impareranno a loro spese che i musei, i ristoranti e gli alberghi sono economica di pace
Si sospettava da tempo che l’allarme per l’overtourism e peggio ancora per l’overbooking museale fosse il nuovo infallibile marcatore della scemenza, e adesso è evidente. Gli imbecilli di Extinction Rebellion hanno trovato un nuovo nemico, non più le singole opere d’arte da scagazzare ma i musei in quanto tali. E il nuovo modo per far sapere di non essersi ancora estinti per colpa del caldo è questo: evacuare i musei. Hanno preso di mira il Rijksmuseum di Amsterdam: hanno prenotato falsamente tutti i posti di un’intera giornata, cosicché il museo s’è trovato vuoto. Lo chiamano “sciopero dei visitatori”, una stupidaggine tale che in effetti potrebbe piacere a Landini, e in più li mette al riparo degli arresti (ciaone Gandhi). In realtà il modo per disarmali c’è: moltissimi ristoranti ormai, contro la maleducazione dei clienti, al momento della prenotazione chiedono di depositare la carta di credito: chi non si presenta, pagherà una penale. Perché fare un museo è una impresa economica, come un ristorante e un albergo. Ed è un bene che sia così, perché dove passano i turisti non passano gli eserciti, per citare Bastiat. Una grande verità, ma quelle testine di vitello ossessionate dal clima non lo sanno. Ci si augura che lo capiscano presto. E a loro spese.

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