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contro mastro ciliegia

Dove passano i turisti non passano gli eserciti

Maurizio Crippa

La cretinissima idea di Extinction Rebellion di boicottare le prenotazioni al Rijksmuseum di Amsterdam e la sindrome da overbooking museale, marcatore di stupidità. Forse un giorno impareranno a loro spese che i musei, i ristoranti e gli alberghi sono economica di pace

Si sospettava da tempo che l’allarme per l’overtourism e peggio ancora per l’overbooking museale fosse il nuovo infallibile marcatore della scemenza, e adesso è evidente. Gli imbecilli di Extinction Rebellion hanno trovato un nuovo nemico, non più le singole opere d’arte da scagazzare ma i musei in quanto tali. E il nuovo modo per far sapere di non essersi ancora estinti per colpa del caldo è questo: evacuare i musei. Hanno preso di mira il Rijksmuseum di Amsterdam: hanno prenotato falsamente tutti i posti di un’intera giornata, cosicché il museo s’è trovato vuoto. Lo chiamano “sciopero dei visitatori”, una stupidaggine tale che in effetti potrebbe piacere a Landini, e in più li mette al riparo degli arresti (ciaone Gandhi). In realtà il modo per disarmali c’è: moltissimi ristoranti ormai, contro la maleducazione dei clienti, al momento della prenotazione chiedono di depositare la carta di credito: chi non si presenta, pagherà una penale. Perché fare un museo è una impresa economica, come un ristorante e un albergo. Ed è un bene che sia così, perché dove passano i turisti non passano gli eserciti, per citare Bastiat. Una grande verità, ma  quelle testine di vitello ossessionate dal clima non lo sanno. Ci si augura che lo capiscano presto. E a loro spese. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"