contro mastro ciliegia

The Royal democracy. Re Carlo parlerà a Montecitorio a Camere unite

Maurizio Crippa

È curioso che questo privilegio, primo regnante britannico a rivolgersi a una sessione congiunta del Parlamento italiano, sia toccato finora soltanto ad altri quattro capi di stato stranieri: e sempre si è trattato di re

Re Carlo non torna dalla guerra, come cantava Paolo Villaggio prima di sublimarsi in Fantozzi. Arriva invece in Italia con la regina del suo cuore, Camilla, come farebbe qualsiasi coppia unita e attempata che vuole festeggiare vent’anni di matrimonio (e cinquantacinque di vero amore, tunnel of love permettendo) nel paese più bello del mondo. Ma siccome Carlo Windsor e Camilla Rosemary Shand coniugata Mountbatten-Windsor non sono proprio una coppia di pensionati qualsiasi, ecco che per loro si schiuderanno le porte più regali che abbiamo a disposizione – esclusa quella, unica monarchia vera, di Papa Francesco che come noto sta un pochetto acciaccato. Re Carlo mercoledì parlerà a Montecitorio a Camere unite, ed è curioso che questo privilegio, primo regnante britannico a rivolgersi a una sessione congiunta del Parlamento italiano, sia toccato finora soltanto ad altri quattro capi di stato stranieri: e sempre si è trattato di re: Papa Giovanni Paolo II del Vaticano, re Juan Carlos di Spagna e infine il suo erede Felipe. Perché noi italiani siamo una grande Repubblica fondata sul referendum e la Costituzione, ma quanto ci piacciono ancora i re, vallo a capire. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"