Kamala Harris (foto LaPresse)

Classifica ragionata delle donne che Biden potrebbe scegliere come vice

Paola Peduzzi

I calcoli sull'unità, i piccoli margini da riconquistare negli stati chiave o le ragioni di cuore

Tutto è anormale, in quest’epoca di pandemia, tranne il fatto che una donna sia la numero due di un uomo. Eppure è ancora notizia: nel dibattito politico senza pubblico in cui il candidato democratico americano delle folle (Bernie Sanders) è uguale al candidato dei piccoli consessi (Joe Biden), quest’ultimo ha annunciato che se dovesse essere il nominato del Partito democratico alla presidenza sceglierà una donna nel suo ticket. Dopo che è sfumata ancora una volta la possibilità di avere un presidente donna, l’America prova a dare un colpo al soffitto di cristallo con la vicepresidenza – sarebbe comunque una prima volta. E allora chi potrebbe scegliere Biden, ammesso che il processo delle primarie riesca ad andare avanti (non è affatto detto e, a rigor di logica, la campagna #stayhome che ha appena colto l’America dovrebbe chiedere che si voti soltanto via posta)?

 

A guardare le foto, la meglio piazzata nella scelta è Kamala Harris, ex candidata che si è ritirata presto e che oggi mostra un’affinità e una consuetudine uniche nei confronti di Biden. Sembrano molto a loro agio, Biden e la Harris, quando si fanno fotografare come alleati storici e magari del futuro: fanno parte della stessa famiglia moderata, quella che partiva controvento e invece, a metà strada, si è ritrovata davanti, e con l’onda dalla propria parte. Molti pensano che Biden-Harris sarebbe la celebrazione del ritorno alla normalità e al buon senso, e la loro vicinanza rende per una volta umana una scelta che, com’è noto, è un calcolo politico (quanti voti mi porta il mio vice?).

 

Il calcolo sull’unità del popolo democratico porterebbe lontano dalla Harris, più in zona Stacey Abrams, la deputata che aveva provato a diventare la governatrice della Georgia, senza riuscirci. La Abrams è stata caldamente consigliata a Biden da Jim Clyburn, che è l’uomo che di fatto ha reso possibile la rinascita dell’ex vicepresidente attivando l’elettorato afroamericano che dalla Carolina del sud in poi ha dato a Biden grande mobilitazione e vittorie alle primarie. Se Clyburn chiede, è facile che Clyburn ottenga, e la Abrams permetterebbe a Biden anche di fare breccia in quell’elettorato democratico che considera i moderati alleati dei repubblicani. Se è vero che l’ex vicepresidente riuscirà a ricucire il Partito democratico, allora la Abrams sarebbe un tassello importante. Così come potrebbe esserlo Elizabeth Warren, che è uscita dalla corsa delle primarie lasciandosi dietro molti rimpianti tra i sostenitori (i delegati purtroppo erano molto meno), e che sarebbe una vice competente, pragmatica, più a sinistra di Biden per quanto odiata dai sandersiani. Certo, in questo caso ci sarebbe normalità, ma tutta della costa est e un po’ freddina. Anche le altre due donne di cui si chiacchiera in questi giorni come possibili vice potrebbero sembrare una scelta nella “comfort zone” di Biden: Amy Klobuchar, senatrice del Minnesota, e Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan che a febbraio ha pronunciato la risposta dell’opposizione al discorso sullo stato dell’Unione di Donald Trump. Sono entrambi competenti, la prima ha avuto un attimo di rilevanza nazionale con la sua candidatura alle primarie, la seconda viene da uno stato che Trump vinse a sorpresa nel 2016. Chissà quale sarà il calcolo di questo gioco delle coppie, se l’unità, se gli stati da riconquistare (è questione di piccoli margini) o se, per la prima volta, il cuore.

  • Paola Peduzzi
  • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi