Nel 1987, appena dopo essere andato in pensione dalle Nazioni Unite, Urquhart pubblicò un’autobiografia dal titolo “A Life in Peace and War” che raccontava non soltanto la sua vita ma anche la nostra, o meglio quella dei sussulti della geopolitica internazionale dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, la pace e la guerra, una rincorsa senza fine di odio e amore e in mezzo tante tregue
A volte i lupi possono decidere di sdraiarsi vicini invece che terrorizzare tutti gli agnelli della zona con la loro ostilità interna, roba da branco che si può superare. Questa era la prospettiva della pace secondo Brian Urquhart, l’inventore dei Caschi blu dell’Onu, la prima forza di pace internazionale del Dopoguerra, “un esercito senza un nemico, soltanto con clienti problematici”. Urquhart, diplomatico britannico, è morto sabato a 101 anni, e il giorno successivo è morta la sua seconda moglie, l’ultima. Ha vissuto un secolo di brutture e ricostruzioni, non solo mondiali, anche vicinissime: tuo papà che va via di casa quando hai solo sette anni, per esempio, e tua mamma che insegna in una scuola di sole ragazze e che è costretta a iscriverti lì con lei e duecento compagne. Poi la guerra nell’esercito britannico, il paracadute che si apre male durante un’esercitazione e i medici dicono: non camminerai più.
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