Roma. Sono giorni durissimi, a Brescia, la città che, dopo Bergamo, ha raggiunto ieri il primato triste di prima provincia al mondo per casi di contagio, e conta circa cinquecento deceduti dal 29 febbraio a oggi. “E’ il nostro 11 settembre”, dice il sindaco Emilio Del Bono, rieletto nel 2018 alla testa di una coalizione di centrosinistra, ed è un 11 settembre anche interiore. Non si torna indietro dalla sensazione di ribaltamento e scardinamento di un mondo: affetti, abitudini, mentalità, e lo dice, il sindaco, mentre parla anche a chi non abita a Brescia (e ragiona come Brescia ragionava fino alla fine del mese scorso): “Non ti puoi rendere conto davvero finché non ti cade addosso questa realtà”.
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