Qui siamo esperti di conflitto di interessi o conflitto potenziale di interessi, che è la dizione giusta. Per molti anni abbiamo difeso il Cav., cioè Berlusconi, da chi lo accusava, ovunque nel mondo, di essersi mangiato la democrazia e il capitalismo insieme. Il politico pop in Italia fece e poi disfece, come accade usualmente, la rivoluzione delle forme politiche: sondaggi, town hall, cieli azzurri e nuvolette, microfono da stand by politician, inni sanremeggianti, bandiere dispiegate, kit, incursioni televisive di persona o al telefono in tutte le reti e in tutti i programmi, comunicazione soffice allegra e dura senza paura. Il genio di B. fu negato, affermato invece il conflitto di interessi, perché era un industriale della tv.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE