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Che bomba di mercato. A Roma da cent'anni si passeggiava su un ordigno della Grande guerra
Sorpresa durante una ristrutturazione a Campo de' Fiori. Gli artificieri dell'esercito la disinnescano ai Castelli romani. Ma come ci è arrivata nella Capitale una bomba del '15-18?
Un ordigno inesploso trovato a Roma, non della seconda ma della prima guerra mondiale. La scoperta è stata fatta questa mattina poco prima delle 11 a due passi da Campo de' Fiori, nel pieno centro della Capitale. A dare l'allarme, avvisando il 112, è stato un gruppo di operai impegnati in lavori di ristrutturazione in un negozio di via dei Cappellari. La strada è stata subito evacuata, con un centinaio di persone – tra residenti e commercianti – che sono dovuti scendere in strada.
Le operazioni di sgombero, che hanno richiesto anche la rimozione di alcuni veicoli parcheggiati, sono state gestite dalla polizia locale e dai vigili del fuoco, mentre per disinnescare la bomba è stato necessario l'intervento degli artificieri e poi degli uomini del genio dell'esercito. “L'ordigno era sotto il pavimento, a circa un metro di profondità, e misurava otto centimetri. Pesava quasi tre chili ed era realmente pericoloso” ha spiegato al Foglio Vittorio Martino, capitano del 6° reggimento Genio pionieri.
“Abbiamo messo in sicurezza l'area e disattivato la spoletta a tempo. Poi nel pomeriggio la bomba è stata trasferita a Santa Maria delle Mole, fuori Roma, e lì l'abbiamo fatta brillare con successo”. Le operazioni sono terminate poco prima delle 16, con le persone evacuate che hanno fatto rientro a casa e al lavoro. L'ordigno, si è chiarito con il passare delle ore, era di fabbricazione italiana e risaliva non al secondo conflitto mondiale – come era lecito aspettarsi – ma alla guerra del '15-18. Cosa ci faceva nella Capitale, come ci è arrivata? Su questo dall'esercito preferiscono non sbilanciarsi.