Ci hanno assicurato che era una fregnaccia, una mangiatoia, una pazzia tecnica. Ora che è fatto, e si è visto che funziona, il prossimo chiacchierone antitutto cucinatelo nel brodo della sua insulsaggine
Il funzionamento impeccabile del Mose, una diga per arginare l’acqua alta a Venezia, è uno dei fatti antropologici più importanti degli ultimi venti, trent’anni: è la morte della stupidissima, autolesionista, caciarona, infingarda e bolsa ideologia italiana. Derrate di associazioni benevole e malevole, sciure del salvare Venezia, partiti malvissuti, filosofi nichilisti-soft quorum Cacciari, tecnici o soi disant tali, scienziatelli, giornalisti, sindaci e aspiranti, deputati un po’ rinco, senatori boni viri, cronisti di nera, gentucola del kommentariat, profie col cerchietto, cacciatori di classi dirigenti intese come prede, moralisti d’accatto, bugiardi e tromboni ci hanno assicurato che il Mose era una fregnaccia, che il Mose era arrugginito, che il Mose era una mangiatoia, che il Mose era una pazzia tecnica, che il Mose era un centro di potere lagunare, che il Mose era un progetto nato vecchio, che il Mose non serviva a niente.
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