La gente comune è molto più intelligente di come la considerano gli attivisti del climate change. Ecco, questa è l’unica frase da ritenere dopo la lettura di un confuso dialogo tra un gretiano e Jonathan Franzen, celebrità letteraria americana e fissato del bird-watching (Repubblica, ieri). Franzen sostiene che ormai è tardi, uomini e stati non sono più in grado di fermare il riscaldamento globale, meglio salvare alcune possibili diversità biologiche, piuttosto che dire balle utopistiche sul clima. Mi pare un progresso, tutto sommato, ma non basta dare opportuno scandalo ma blando nel giorno dei Fridays from the past, altro che for future. Qualcuno che abbia lo stomaco di dire la verità ci vorrebbe, dopo tanta pedagogia rovesciata, con i bambini istruiti dai grandi che salgono in cattedra per fare loro la lezione imparaticcia del gretismo. La verità che è semplice: ci avete detto che l’uomo uccide la natura e la casa brucia, si è visto invece che la natura aggredisce l’uomo e il virus incalza.
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