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"Tutti sapevano del cancro di Jole Santelli". Morra scatena le ire del centrodestra

Angelica Migliorisi

Le dichiarazioni del presidente della Commissione parlamentare antimafia a Radio Capital fanno infuriare le opposizioni. Da Gelmini a Salvini parole di condanna e richiesta di dimissioni. La rabbia del Pd affidata a Fiano, critiche anche dai Cinque Stelle

“Sarò politicamente scorretto, ma era noto a tutti che la presidente della Calabria Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte: hai sbagliato, nessuno ti deve aiutare, perché sei grande e grosso”. Ad appena un mese dalla morte dell'ex deputata di Forza Italia, le parole di Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia, generano un terremoto politico e infiammano le opposizioni. Morra era intervenuto ai microfoni di Radio Capital per discutere dell'emergenza politica calabrese: “Tallini è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria. È La dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita”, dice in merito all’arresto del presidente del consiglio regionale. “Il mio è un rimprovero”, continua. “La Calabria è irrecuperabile [...] lo è fin quando lo stato non affronterà la situazione con piena consapevolezza”. 

 

 

Ma a scatenare le ire del centrodestra sono proprio le dichiarazioni sulla defunta governatrice. "Le parole di Nicola Morra (M5S) sono disgustose. Un insulto ai calabresi, a Jole Santelli e a chi lotta con forza contro il cancro. Chi fa affermazioni di questo tipo non è degno di ricoprire un importante ruolo istituzionale. Via Morra o bloccheremo lavori commissione Antimafia", ha commentato su Twitter la Capogruppo di Forza Italia alla Camera Mariastella Gelmini. "Parole VOMITEVOLI. Chiedo le immediate dimissioni di questo deficiente. Sbaglio? Un pensiero per la cara Jole Santelli" ha tuonato su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini.

 

 

Giovanni Toti, presidente della Liguria, affida ai social network il suo strale contro il grillino: "Caro Morra, i calabresi hanno votato Jole Santelli come loro presidente perché era una grande donna e una grande professionista che amava follemente la sua Calabria, per cui ha lottato fino all'ultimo giorno nonostante la malattia. Dopo aver pronunciato certe frasi vergognose ti dovresti immediatamente scusare e poi dimettere perché non puoi ricoprire un ruolo istituzionale e presiedere la commissione antimafia. La Calabria non merita tutto quello che sta subendo in questi giorni. Forza calabresi, gli italiani sono con voi e questi personaggi, che non sarebbero neanche degni di nominarvi, meritano solo il nostro sdegno".

 

Anche all'interno del suo partito, le parole di Morra suscitano indignazione. "Ho riascoltato le parole del senatore Morra - dice ad Adnkronos la deputata calabrese del Movimento Cinque Stelle Federica Dieni - parole molto gravi, da cui è doveroso prendere le distanze. Chieda scusa, servono empatia e umanità, non qualunquismo".

 

 

Si unisce al coro di sdegno il deputato Pd Emanuele Fiano. "Le parole del Senatore Morra sono indegne nei confronti dei calabresi e ingiuriose e volgari nei confronti della memoria di Iole Santelli. Bisogna combattere senza tregua l’Ndrangheta, non offendere i calabresi. Morra avrebbe già dovuto scusarsi da molte ore", le dichiarazioni postate su Twitter. Una condanna trasversale, quella contro il presidente della Commissione parlamentare antimafia, che ha unito governo e opposizioni