I tempi sono straordinari, difficile possa esserlo quello che succede sui mezzi pubblici di Roma, dove tra bus in fiamme, corse che saltano e linee annullate, gli utenti si sono abituati a vedere qualsiasi cosa. Eppure questa mattina la realtà ha superato di nuovo se stessa. Nessuno aveva ancora assistito ad una metro che non apre e, soprattutto, che non apre così, all’improvviso, senza annunci, avvisi o qualsiasi altro tipo di informazione preventiva. Nella Capitale stamattina, da Pantano a San Giovanni, chiunque dovesse prendere la metro C ha trovato una spiacevole sorpresa: ingressi chiusi e nessun treno alle banchine. Perché? Manca il personale. A via Prenestina, sede centrale di Atac, se ne sono accorti ad inizio mattinata e hanno deciso che l’unica soluzione era non aprire la linea verde. Spiega l’azienda in una breve nota: “Atac svolgerà accertamenti approfonditi per chiarire le ragioni che hanno provocato la mancata apertura della linea C della metropolitana per indisponibilità di personale. Il numero di agenti di stazione presenti a inizio turno, infatti, non era sufficiente per garantire l'esercizio in sicurezza della linea”. L’azienda di via Prenestina poi annuncia sanzioni: “Atac sta controllando i documenti giustificativi giunti in azienda da parte del personale assente, anche per valutare eventuali azioni davanti alle autorità”. Una linea pineamente condivisa dall’assessore grillino alla Mobilità Pietro Calabrese che su Facebook promette: “Non faremo sconti a nessuno. Saranno individuate le responsabilità e le pene saranno esemplari, l'azienda valuterà anche azioni legali nei confronti di questi dipendenti”.
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