Dai primi anni al Manifesto a Panorama, dalle battaglie sugli Ogm a quellle sul nucleare. Aveva fondato Darwin assieme a sua moglie, la giornalista di Nature Biotechnology Anna Meldolesi, e a Gilberto Corbellini. Se ne va un fine stratega e un caratteraccio ruvido e tagliente quale solo quello di un sardo doc poteva essere
In questo anno di lutti a ripetizione se ne va Gianfranco Bangone, una delle menti più raffinate del giornalismo scientifico che spaziava dai rapporti tra scienza e società, alla politica, alle analisi tecniche delle tecnologie emergenti che i servizi di sicurezza erano impreparati a fronteggiare. Dai primi anni al Manifesto dove si forgia come giornalista e attento osservatore delle dinamiche dei media, va poi a Panorama da dove conduce tante battaglie da quella sugli Ogm a quelle su mucca pazza, dal nucleare alle cellule staminali. Compie anche il salto più complesso, ma anche più indispensabile per la cultura di questo paese e fonda Darwin assieme a Gilberto Corbellini e alla giornalista di Nature Biotechnology (e anche sua moglie) Anna Meldolesi.
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