Il mare di San Foca in una foto di Fabio Colombari (Flickr)  

Il Tap non ha distrutto San Foca. Il mare è da Bandiera Blu

Enrico Cicchetti

I No Tap, sedotti e abbandonati dai grillini e da Emiliano, si possono consolare con un tuffo in un mare pulitissimo, nonostante quello che credevano

In fondo era solo un amorazzo estivo. Ma ricordate che bello? Che slancio Michele Emiliano, rubicondo presidente pugliese, quando diceva che quell'opera avrebbe "colpito al cuore il nostro turismo”, con i suoi cantieri che “sembrano Auschwitz”. Il M5s poi lo definiva un “ecomostro”, dal “violento impatto ambientale”, voluto da “speculatori” che minacciavano “di rovinare una delle più belle coste del Salento”. I cuori degli attivisti No Tap, contrari al metanodotto che dall’Azerbaigian porta il gas in Salento, andavano a fuoco.

 

Un investimento “inutile” che avrebbe deturpato per sempre il mare caraibico di San Foca. Proprio su quelle spiagge era nato l'amore tra grillini e No Tap. La tremenda cotta per quel Dibba ribelle che sul palco a San Foca diceva “quest'opera ve la blocchiamo in due settimane”. E invece i militanti si sono ritrovati sedotti e abbandonati a leccarsi il sale e le ferite – quel gusto un po' amaro, di cose perdute.

 

Le tappe successive sono note: l'allora ministra Barbara Lezzi che, dossier costi-benefici alla mano, si prende “36 ore per decidere”. Telefonami tu. Teniamoci in contatto. E alla fine la retromarcia: il Tap s'è fatto, sotto il governo Conte.

 

Ma quindi, la devastazione ambientale? Che cos'è successo alle coste di smeraldo? Alle immense praterie di posidonia e cymodocea, le piante marine che sarebbero state sterminate dalla posa del tubo sul fondale? A quanto pare sono sempre lì, più rigogliose che mai: a certificarlo, per il secondo anno di fila, la Bandiera Blu assegnata a San Foca dalla ong internazionale Fee (Foundation for Environmental Education). Una delle certificazioni più ambite dai territori rivieraschi, una sorta di bigliettino da visita da esibire a cittadini e turisti, che riguarda la qualità delle acque negli ultimi quattro anni, oltre a quella di servizi e buone prassi ambientali. E allora dai, tutti al mare, pronti per nuovi amori. Anche se siete stati No Tap, fa niente.

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  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti