la protesta

Sciopero dei trasporti fuori tempo massimo. L'Ugl contro il green pass

Francesco Corbisiero

La sigla sindacale vicina alla Lega chiede ai suoi iscritti di bloccare i trasporti contro “la discriminazione” tra lavoratori in possesso del certificato vaccinale e non. Torna il chiodo dei tamponi gratuiti. Un film già visto (e terminato) mesi fa

Uno sciopero contro il green pass, ma in differita, un mese e mezzo dopo la sua introduzione. Oggi bus e metro sono fermi in alcune città contro “la discriminazione in essere” sui luoghi di lavoro “tra lavoratori in possesso di green pass e non”. Questo il motivo che ha portato l’Ugl a chiedere ai suoi iscritti alla federazione Ferrovieri e Autoferrotranvieri di incrociare la braccia oggi, 3 dicembre, dalle 09 alle 17. Guarda caso di venerdì.

 

In ogni caso, decisamente fuori tempo massimo, considerato che l’entrata in vigore del certificato verde risale al 15 ottobre scorso e, addirittura, lunedì prossimo scatterà in tutta Italia la versione rafforzata del passaporto vaccinale. Le richieste del sindacato, insomma, sono un film già visto, di cui anche i titoli di coda hanno finito di scorrere sullo schermo, diverso tempo fa. E sono molto vicine alle battaglie di una certa parte della Lega, partito con cui il sindacato è molto in sintonia. Peccato che sia stata lo stesso Carroccio, dopo una vivace dialettica interna, a dare il via libera al super green pass, sia in Consiglio dei ministri sia in Parlamento

 

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Per esempio, nel comunicato si chiede “la possibilità che i tamponi per la certificazione verde siano elargiti gratuitamente a tutti i lavoratori del settore attività ferroviarie interessati”. Un nodo già incontrato a settembre, durante i colloqui tra governo, Confindustria e sigle confederali in vista dell’introduzione del green pass. Alla domanda “chi paga?” il rimpallo tra sindacati e imprese, secondo cui il costo doveva essere sostenuto rispettivamente dai datori di lavoro e dai diretti interessati, rischiava addirittura di scaricare il prezzo sulla collettività, ipotesi che il governo riuscì a evitare.

 

Non si conosce ancora il numero preciso dei lavoratori che hanno aderito allo sciopero, ma, nonostante l’allarme preventivo per una possibile congestione nei trasporti urbani, sembra che sia una quota molto ridotta

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