(Foto di Ansa) 

dopo l'incidente

Alta velocità ancora nel caos, ecco le conseguenze del Frecciarossa deragliato

Mariarosa Maioli

Attese fino a 4 ore, poche informazioni e cancellazioni. La porzione dello scambio dove è avvenuto l'incidente è stata sotto sequestro per tre giorni

Ritardi, cancellazioni e sovraffollamenti nelle stazioni. Da tre giorni l'intera rete ferroviaria italiana è nel caos, dopo che venerdì intorno alle 14 un treno dell'alta velocità Frecciarossa è parzialmente deragliato nei pressi della stazione di Roma Prenestina. Partito da Torino e diretto a Napoli, l'ultimo vagone è uscito dai binari appena prima di entrare nella galleria della Serenissima, venendo trascinato per alcuni metri. La corsa è stata bruscamente fermata, ma la locomotiva posteriore ha comunque sbattuto contro l'ingresso della galleria, spezzandosi in più parti. Il peggio è stato evitato grazie alla velocità di percorrenza, perchè in quel momento il treno stava procedendo a 80 km/h, piuttosto piano per un treno ad alta velocità. Tutti i 219 passeggeri sono stati fatti evacuare dai Vigili del fuoco e, per fortuna, nessuno di loro è rimasto ferito.

La centralità della posizione e il sequestro dello scambio interessato sono i motivi per cui nei giorni successivi si sono concatenati parecchi disagi. Gli inquirenti della Procura di Roma hanno infatti posto sotto sequestro l'intero treno e l'area aprendo un procedimento contro ignoti per delitto colposo di pericolo. Secondo quanto riporta il Corriere della sera al primo sopralluogo è emerso un danneggiamento dello scambio che potrebbe aver ceduto al passaggio del treno.

Nella giornata di domenica, l'area è stata dissequestrata ma è rimasta nella disponibilità degli inquirenti la porzione di rotaia deformata su cui verrranno svolte ulteriori verifiche, così come il locomotore danneggiato e deragliato e quello appena anteriore. "Il traffico ferroviario rimane sospeso in prossimità di Roma Prenestina", informa Rfi in un aggiornamento di lunedì mattina. "In attesa della conclusione dei lavori di completo ripristino dell’infrastruttura, per la quale si stima occorrano circa tre giorni, sono state adottate modifiche al programma di circolazione dei treni".

 

(Foto di Ansa) 

 

Intanto però la rete è andata completamente in tilt: fino a domenica il traffico è stato sospeso sulla tratta Roma-Napoli e Roma-Pescara, mentre su altre linee si sono accumulati ritardi fino a quattro ore, non solo da sud verso nord ma anche nella direzione opposta. Per sopperire ai disagi sono state incrementate le sostituzioni con bus di superficie, come tra Napoli Afragola e Napoli Centrale.

Fino a domenica sera i treni in arrivo nella Capitale dal nord hanno riscontrato forti disagi all'ingresso della stazione di Tiburtina, troppo affollata per le deviazioni, con attese di 40/50 minuti. A Termini migliaia di persone sono rimaste in stazione per ore senza informazioni. 

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