L'isola che non c'è
L'ex generale della Finanza che si è inventato uno stato in Antartide truffando 700 persone
Dodici arresti, trenta indagati e un bottino da 400 mila euro (nascosti a Malta). L'indagine partita da una perquisizione in una presunta "ambasciata" di uno stato antartico. La mente era un finanziere pensionato di 72 anni che prometteva flat tax al 5 per cento e niente vaccino. "Ero incredulo", ci confida il dirigente della Digos a capo del blitz
Il 7 aprile 2021 una pattuglia della Polizia si presenta davanti a un'abitazione di Catanzaro. Gli agenti avevano ricevuto una soffiata per spaccio di droga (che poi avrebbero comunque trovato all'interno). Quando bussano alla porta, però, si ritrovano davanti a due persone che si dichiarano "diplomatici" di uno stato in Antartide. Il sostituto procuratore del capoluogo calabrese avvia subito un'inchiesta e ordina alla Digos di perquisire la "sede diplomatica". Di li a poco, gli investigatori scoperchieranno un vaso di Pandora.
"Appena arrivato sulla scena, ero incredulo!", dice a Il Foglio il vice questore aggiunto Antonio Caliò, dirigente della Digos della Questura di Catanzaro, presente al blitz. "I soggetti non volevano farci entrare, nonostante un regolare mandato - spiega Caliò - ed ero furibondo davanti alle loro assurdità. Siamo stati costretti a fare degli accertamenti con il ministero degli Esteri perche i documenti diplomatici che avevano sembravano veri". Ma, secondo l'ipotesi accusatoria, erano invece dei truffatori. Il meccanismo scoperto rappresentava un "problema di ordine pubblico" secondo il vice questore perchè "era al limite del ridicolo, ma strutturato bene: una situazione grottesca e preoccupante".
Durante la lunga indagine, che ha coinvolto sette questure in tutta Italia, gli inquirenti hanno scoperto un articolato e illegale meccanismo messo in piedi da un ex generale della Guardia di Finanza in pensione, ora finito agli arresti domiciliari insieme ad altre 11 persone (e altri 30 indagati) con le accuse di associazione per delinquere, truffa, fabbricazione e possesso di documenti falsi validi per l’espatrio e riciclaggio.
I presunti truffatori avevano inventato lo "Stato Teocratico Antartico di San Giorgio", dotato di autonoma sovranità e privilegi ("in forza del Trattato Antartico del 1959"), facendo credere alle vittime che ottenere la cittadinanza gli avrebbe fatto conseguire i vantaggi più disparati. Per rendere l'offerta più credibile i responsabili avevano creato tutte le istituzioni necessarie: capo di governo, ministri, parlamento, gazzetta ufficiale, leggi e carte di identità: tutto, naturalmente, fittizio.
Hanno abboccato in 700, da ogni parte d'Italia, pagando diverse somme di denaro. La promessa era di ottenere in cambio - oltre alla cittadinanza antartica - finanziamenti, zero burocrazia, aliquota fiscale al 5 per cento, l'esenzione di qualsiasi obbligo vaccinale e terreni in Antartide (oppure in Grecia, come l'isola di Kouneli) con annesso titolo nobiliare. Gli ignari raggirati avrebbero poi dovuto ricevere dei documenti di riconoscimento (contraffatti anche questi, ovviamente) per circolare in Italia e all'estero.
Gli indagati avevano sviluppato un sito "ufficiale" (ora offline) e aperto profili sui social, dove pubblicavano gli articoli dei loro "organi d'informazione" come Ufficial Gazette, The Antarctic Tribune e Teocrazia. Il denaro raccolto, quasi mezzo milione di euro, è stato riciclato tramite un conto straniero (questo esistente) di una banca maltese.
Nell'ambito dell'operazione, nel 2021 venne già arrestato per omicidio colposo Roberto Petrella, medico No vax radiato che avrebbe prescritto cure "alternative" a un paziente che poi è morto. Petrella avrebbe creato un albo dei medici dello Stato Teocratico Antartico di San Giorgio (lui stesso si dichiarava cittadino antartico) reclutando colleghi radiati o sospesi dall'albo. "All'epoca dell'arresto di Petrella, che faceva proselitismo No vax, non abbiamo dato informazioni, perche c'era questa indagine più ampia in corso", ci dice il dirigente della Digos che, riguardo le 700 vittime, precisa: "Molti ci sono cascati da ignari, ma altri - come medici No vax - erano consapevoli di usufruire di un sistema illecito".
La capitale dello stato farlocco ("Stazione città di Sant'Anna") si trovava a "una latitudine di 75°34'S e una longitudine di 140°W". Ma ora è molto più vicina a noi: Via Gianfrancesco Paparo, 1. E' l'indirizzo della Procura della Repubblica di Catanzaro. Tutto ciò che riguarda lo Stato Teocratico Antartico di San Giorgio adesso è lì, in un fascicolo. L'isola che non c'è avrà, quindi, almeno una cosa di reale e concreto: un processo giudiziario.
Infine, un consiglio, dal vice questore Caliò: "Non fidatevi di chi vi promette mari e monti". Suggerimento utile anche in campagna elettorale?