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Il comandante dei vigili di Campobello: "Messina Denaro conduceva una vita normale"

"C'è chi l'ha visto in pizzeria. Ma era diverso dal suo identikit. Potrei averlo incontrato anch'io", dice il capo della municipale del paese dove viveva il boss latitante

"L'immagine che si conosceva di Messina Denaro è un po' diversa rispetto al suo aspetto odierno. Possibile che anche io lo abbia potuto incontrare da qualche parte". Sono le parole di Giuliano Panierino, comandante della polizia municipale del Comune di Campobello di Mazara, dove è stato scoperto il covo di Matteo Messina Denaro.

"Guardandolo attentamente ho visto tratti che riconducevano alla vera faccia di Messina Denaro, alla renderizzazione ricostruita dagli investigatori". Messina Denaro agiva come un normale cittadino, usciva da casa. "Diverse persone lo vedevano anche nelle pizzerie della zona - dice ancora il comandante dei vigili urbani -, conduceva una vita molto normale". Secondo le informazioni apprese dal comandante della polizia municipale, Messina Denaro, alias Andrea Bonafede, "da almeno un anno abitava in questa casa. Avevo la consapevolezza che fosse qui in giro, nelle frazioni, nelle campagne". 

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