L'attacco
Che cosa sappiamo della sparatoria ad Amburgo in un tempio dei Testimoni di Geova
Otto persone sono morte e almeno venticinque sono state ferite da colpi di arma da fuoco durante un'adunanza dei fedeli. L'autore sarebbe un 35enne testimone di Geova, ma la polizia non ha ancora confermato
Nella serata di ieri otto persone sono state uccise e almeno altre venticinque sono rimaste ferite durante un attacco compiuto con arma da fuoco in un tempio dei Testimoni di Geova ad Amburgo, nel nord della Germania. Le ricostruzioni della polizia spiegano che l'esplosione dei colpi è avvenuta attorno alle 21: già un quarto d'ora dopo, una pattuglia che si trovava casualmente nei paraggi è riuscita ad entrare nell'edificio che si trova nel quartiere residenziale di Gross Borstel, in Deelböge Strasse. Al momento del loro arrivo, i poliziotti hanno trovato il corpo senza vita di sei persone e hanno quindi sentito esplodere un colpo di pistola dal piano superiore: salendo, hanno trovato un settimo cadavere, presumibilmente quello dell'autore dell'attacco che si sarebbe quindi tolto la vita dopo aver compiuto sei omicidi.
La polizia sta ancora perlustrando la zona e analizzando il tempio – dopo averlo fatto già per tutta la notte – alla ricerca di prove. Un portavoce della polizia ha affermato che con ogni probabilità l'autore era solo. Tuttavia, non è stato ancora accertato l'autore degli omicidi, l'arma utilizzata e il movente dell'attacco. L'unica certezza è che l'autore della strage è intervenuto durante un'adunanza del movimento religioso: nello specifico, un incontro bisettimanale in cui si studia la Bibbia e si istruiscono i fedeli.
Secondo la Bild l'autore della strage sarebbe un uomo di 35 anni, Philipp F., notizia ancora non confermata dalla polizia. Secondo Spiegel si tratterebbe di un ex membro della comunità dei Testimoni di Geova. Secondo Bild il presunto killer non sarebbe noto alla polizia e avrebbe lavorato in un business-center.