Il Turismo di Santanché
Mistero risolto (forse): la Venere influencer è stata demansionata
La mascotte di Daniela Santanché non è scomparsa. Era in vacanza e tornerà "per fare da traino al portale Italia.it", dicono dal ministero del Turismo. Il quasi epilogo di una campagna forse mal concepita
E’ ufficiale: la Venere di #Opentomeraviglia si è concessa quasi due mesi di vacanza. Ma, spiegano dal ministero del Turismo, “questo è frutto di una scelta ponderata”. Quale? “Siamo ben consapevoli che la programmazione su Instagram di @venereitalia23 è ferma dai primi giorni di luglio, ma questo non è casuale. Fa parte della strategia di far atterrare le campagne, peraltro personalizzate con contributi dei turisti che visitano la nostra bella Italia, sul portale italia.it. Proprio per questo, il traffico social sta girando sul profilo Instagram di italia.it”. La virtual influencer con le sembianze del capolavoro di Botticelli non è misteriosamente scomparsa. Piuttosto si tratta di un caso di baby-pensionamento. Dopo solo due mesi di attività, i suoi servizi non sono più necessari, grazie di tutto e arrivederci.
Ma quindi non la rivedremo mai più? No, il profilo tornerà a breve attivo, assicurano. Ma la Venere sarà relegata a “fare da traino, in questa seconda parte di estate, al portale italia.it”, su cui il ministero ha deciso di puntare tutti gli sforzi e le energie. Sul fatto che la seconda parte dell’estate cominci a fine agosto si può discutere, ma in ogni caso il ministero è riuscito a dare una risposta a chi era preoccupato per le sorti della virtual influencer. “La campagna non è terminata, anzi è vero il contrario. Prova ne è la presenza de ‘la Venere’ questa estate negli hub internazionali e in alcune piazze italiane, con una promozione ad hoc a favore del turismo nei territori colpiti dall’alluvione di maggio”. E questo nessuno lo ha negato.
Restano però molti dubbi sulla strategia social della Venere, che il ministero del Turismo invitava a seguire con la promessa di un viaggio tra i posti più incredibili del paese e che effettivamente in due mesi dai suoi profili social ci ha fatto scoprire perle nascoste come il Colosseo, Piazza San Marco e Capri. E restano dubbi sul ruolo della agenzia pubblicitaria Armando Testa, responsabile della campagna, che dopo le prime polemiche, ad aprile, aveva comprato una pagina del Corriere della Sera per “ringraziare per le migliaia di visualizzazioni, meme e appassionate discussioni” e per ironizzare su chi aveva creduto che “il video di presentazione con immagini di repertorio fosse già lo spot ufficiale della campagna”. Eppure, da allora, di questo fantomatico e attesissimo “video ufficiale” senza immagini dalla Slovenia spacciate per paesaggi mozzafiato dell’Italia, non si è più saputo nulla. E a conti fatti, in questa estate ormai al tramonto, la Venere di Daniela Santanché più che una influencer, virtual o meno che fosse, ci ha ricordato quelli di noi che in estate decidono di concedersi un detox dai social. Soprattutto se si considera che se tutti quelli che fanno il lavoro di Chiara Ferragni e Giulia De Lellis in estate non pubblicassero nulla per due mesi sui social, i follower contatterebbero “Chi l’ha visto?”.
La campagna pop e pensata per “i ggiovani” della Venere instagrammer si può a questo punto riconoscere per quello che è stato: un enorme buco nell’acqua. L’idea di rendere la dea dipinta da Botticelli una influencer per avvicinare i giovani alla cultura non era di per sé malvagia. E, tralasciando tutte le riserve che si potevano avere sulla qualità delle grafiche, se anche i ragazzi avessero deciso di seguire la pagina @venereitalia23 con lo scopo di ironizzare sui fotomontaggi maldestri e sulla comunicazione stile “Chiara Ferragni del 2012”, sarebbe stato qualcosa. Una campagna trash che perlomeno avrebbe collateralmente valorizzato dei luoghi turistici italiani, secondo la regola del “Basta che se ne parli”. Invece, neanche questo. “Questa operazione sta dando i suoi frutti ed è stata ritenuta opportuna in vista della transizione verso i prossimi upgrade della piattaforma, cui il Ministero sta lavorando, in cui la Venere tornerà protagonista”, conclude il ministero del Turismo. In conclusione la virtual influencer “tornerà protagonista”, ma non sull’account che ci avevano invitato a seguire, che diventerà un ponte verso il portale “Italia.it”. Insomma sarà pure una strategia “ben ponderata”, come dicono dagli uffici della ministra Santanchè. Evidentemente non avevamo capito che, piuttosto che mostrarci le meraviglie dell’Italia, la Venere doveva solo mostrarci “Italia.it”.
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