Il corteo
I trattori, in marcia verso Roma, chiedono anche il palco di Sanremo
Gli agricoltori contano di raggiungere la capitale nel pomeriggio. Meloni ha ribadito l'aumento dei fondi del Pnrr per l'agricoltura, ma non basta. E con il via alla kermesse per il festival della canzone italiana, i contadini si appellano anche ad Amadeus
La protesta degli agricoltori arriverà a Roma. Nella mattinata di oggi, lunedì 5 febbraio 2024, un corteo di circa 250 mezzi agricoli è partito dalla zona del casello Valdichiana dell'A1, in provincia di Arezzo in Toscana, e sfilerà lungo tutta la Cassia con l'obiettivo di entrare nella capitale. L'arrivo è previsto intorno alle 17 di questo pomeriggio, lungo un tratto della Nomentana, una delle vie principali della città, per quella che sui social viene già definita una nuova "Marcia su Roma". I contadini, consci dell'attenzione che avrà il festival di Sanremo al via domani, lanciano anche un appello ad Amadeus per essere presenti durante la kermesse.
Questa mattina i trattori si trovavano nel presidio organizzato dal movimento spontaneo "Riscatto agricolo", nato in queste settimane di proteste, in un terreno vicino a un outlet nel comune di Foiano della Chiana. Lì nel corso della scorsa settimana i contadini hanno bloccato i caselli autostradali a oltranza. Ora si preparano a portare la protesta nella capitale, dove nel corso della giornata si ritroveranno i contadini di tutta Italia. "Porteremo la nostra protesta nella capitale, andiamo avanti in attesa di risposte concrete", ha detto il portavoce e "leader" di Riscatto Agricolo Salvatore Fais.
"Accerchieremo Roma, e non per un solo giorno e non solo con i trattori" è quanto invece annunciato da Danilo Calvani, ex leader dei Forconi e ora portavoce dell'altro movimento spontaneo "Cra Agricoltori traditi". Proprio lui si trova già nella capitale per definire le modalità di mobilitazione e protesta con la questura. In un'intervista a La Stampa ha annunciato anche la presenza di camionisti e altre categorie di lavoratori: "Definiremo una data, che però sarà solo una data di inizio della nostra mobilitazione nella capitale. I presidi saranno massicci". La capitale è stata scelta in quanto simbolo di quello che è il potere, e sulla possibilità di incontrare il governo, Calvani spiega: "Se ci deve ricevere per prenderci in giro è meglio che non lo faccia. Se invece è in grado davvero di cambiare le cose… Ma lo dubito".
A nulla sembrano servite le rassicurazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Proprio ieri infatti, in occasione di una visita alla 3 Sun Gigafactory a Catania, una delle fabbriche più grandi d’Europa per la produzione di pannelli solari, ha ribadito l'aumento dei fondi del Pnrr per le risorse destinate all'agricoltura, che con la revisione del piano, approvata a inizio dicembre, sono aumentate da 5 a 8 miliardi di euro. La premier torna dunque a tendere la mano ai contadini, come già fatto in occasione dell'ultimo Consiglio europeo di giovedì scorso. A margine delle riunioni dei 27 – mentre la città era sotto assedio da più di mille macchine agricole – aveva spiegato come "ci sia la necessità di cambiare la politica agricola dell'Unione".
Oltre alla Capitale, oggi si riapre un altra settimana di annunciate proteste in altre città: Bologna, Pesaro, Foggia, Rovigo. Domani, poi, parte la 74esima edizione del Festival di Sanremo ed è probabile che i manifestanti si riuniscano nella cittadina ligure per cercare di farsi ascoltare. I manifestanti che lo scorso week end hanno bloccato lo svincolo di Orte hanno infatti lanciato un appello ad Amadeus e pure il cantante Al Bano si è schierato dalla loro parte: "Portare la protesta dei trattori a Sanremo 2024 sarebbe un colpo mediatico formidabile. E se fossi uno con un grande pelo sullo stomaco ci andrei pure io con un trattore" ha detto in un'intervista all'Adnkronos.