Jorit - foto via Getty Imes

Le parole

La paradossale difesa di Jorit dopo l'elogio a Putin: "E allora il bacio tra Meloni e Biden?"

Nicolò Zambelli

Lo street artist tenta di ridimensionare il caso: "Lungi da me elogiare Putin". Ma il suo post è solo una conferma della sua visione distorta di pace e democrazia

"Le foto del bacio di Meloni con Biden o Netanyahu dovrebbero far discutere quantomeno più della mia con Putin. E invece la propaganda di guerra ci ha fatto credere che da una parte ci siano i buoni (Occidente) e dall'altra i cattivi (Russia, in futuro anche la Cina?)". Sono parole scritte su una storia Instagram dallo street artist Jorit, nome d'arte di Ciro Cerullo, per rispondere alle polemiche sollevate dal suo abbraccio con Putin. Due giorni fa, al Forum internazionale della gioventù a Mosca, Jorit ha chiesto una foto al presidente russo, dicendo: "Voglio mostrare all’Italia che sei un essere umano". 

 

 La storia di Jorit per spiegare del suo viaggio a Mosca

 

Ma la toppa è peggio del buco. In una sola frase il trentenne ha infatti messo sullo stesso piano il presidente americano Biden e quello russo Putin, scegliendo di non vedere le differenze tra chi ha vinto elezioni democratiche e chi, invece, per restare al potere ha dovuto cambiare la Costituzione del suo paese più volte e sopprimere il dissenso nel sangue. Le differenze, insomma, tra un paese libero e uno che purtroppo non lo è.

 

 

"La recente visita in Russia è coerente rispetto al percorso di militanza artistica che porto avanti da anni e, come le precedenti, ambisce a diffondere un messaggio di pace", continua il messaggio di Jorit. "Lungi da me elogiare Putin, ma come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in conflitto e sempre su più fronti? I politici europei devono immediatamente riprendere i contatti diplomatici e aprire un dialogo con la Russia. Bisogna fermare la guerra, bisogna costruire ponti tra i popoli, bisogna farlo ora!".
 

L'artista solleva la questione pacifista, ma dimentica che non può esserci pace con chi una pace giusta non la vuole. Come molti altri prima hanno già detto, se la Russia si ferma, finisce la guerra; se l'Ucraina si ferma, finisce l'Ucraina. E poi tocca all'Europa.  

 

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