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Campi Flegrei: 150 scosse e molta paura, ma danni contenuti. Meloni convoca un vertice a Palazzo Chigi

Alcuni edifici sono stati danneggiati, ma non c'è nessun ferito. Molti residenti hanno passato la notte in strada o lasciato la città. L'Ingv: "Nessuna anomalia"

"Sono in costante contatto con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che segue sin da ieri sera la situazione nei Campi Flegrei. Domani pomeriggio lo stesso premier presiederà un apposito vertice interministeriale a Palazzo Chigi, per programmare eventuali ulteriori interventi da parte del governo, dopo quelli già promossi e in corso di attuazione con il decreto legge dell'ottobre scorso". il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha annunciato così che domani il governo si riunirà per discutere di quanto sta accadendo nel territorio dei Campi Flegrei, una vasta area di origine vulcanica situata a nord-ovest di Napoli, tra Bagnoli e Pozzuoli.

Le numerose scosse di terremoto che si sono susseguite lunedì sera hanno causato crepe e cadute di intonaci e calcinacci in diversi edifici, ma al momento non ci sono notizie di feriti. In un video, diffuso dal comune di Pozzuoli, si vedono i prodotti caduti dagli scaffali in un supermercato Conad di Pozzuoli, mentre clienti e dipendenti sono scappati fuori per la paura. L'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha iniziato a registrare le prime scosse alle 19:51 di ieri, proseguite fino oltre la mezzanotte e mezza di oggi. Ci sono stati in tutto circa 150 piccoli terremoti, il più forte dei quali di magnitudo 4.4, all'interno della Solfatara, alle 20:10. Questa scossa è stata sentita fino a Napoli. Alle 21:46 ce n’è stata una di magnitudo 3.9 e alle 23 una di magnitudo 3.6. L'Ingv comunque non registra un aumento della velocità di sollevamento, che per ora è di 2 centrimetri al mese, né variazioni di andamento nelle deformazioni del suolo. L'istituto ricorda che durante la crisi bradisismica del 1982-84 il sollevamento del suolo raggiunse i 9 centimetri al mese, e si superarono anche 1.300 eventi sismici mensili. Nell'ultimo mese invece sono stati registrati circa 450 eventi.

   

Le scosse tuttavia hanno creato molto allarme tra i residenti, molti dei quali hanno passato la notte in strada o lasciato la città. In tanti hanno trovato riparo a bordo di auto posteggiate lontane dagli edifici, oppure nelle due piccole tendopoli allestite dalla Protezione civile nella zona del porto e in quella di lungomare Pertini a Pozzuoli. All'alba, e a causa di un repentino abbassamento della temperatura, in tanti hanno deciso di far rientro a casa. C'è una cosa, raccontano i cittadini all'Ansa, che ha creato più paura di tutto, persino più della scossa: il panico della gente. "Tutti si sono messi in auto, si sono create file incredibili, la gente ha iniziato a litigare per passare - racconta un cittadino - e tutto questo è un fattore ad altissimo rischio". La rabbia, stamattina, è determinata soprattutto dal fatto che la gente, "da troppo tempo," si sente poco informata. "Alcune vie di fuga - raccontano - sono dei cantieri. Come è possibile che in una zona come questa i lavori non avvengono in tempi ristrettissimi? Come è possibile che le vie di fuga siano bloccate da lavoro in corso. Se fosse successo di mattina, con le scuole aperte, il caos avrebbe raggiunto livelli inenarrabili".

   

   

"Sono mesi che viviamo nell’ansia", ha detto un residente a RaiNews, "ma le scosse di stasera sono state le più forti mai avvertite". In effetti un terremoto di magnitudo 4.4 - benchè sia il più forte registrato nell'ultimo anno nell'area - è piuttosto moderato e di solito non ha particolari conseguenze, ma nell'area dei Campi Flegrei c’è da tempo attenzione per la particolare conformazione geologica. I cittadini di questa zona, soprattutto della città di Pozzuoli, convivono con il bradisismo, ovvero il “respiro vulcanico”, causato da cicli di sollevamento e abbassamento del terreno a causa di risalita di fluidi magmatici. Dal 2023 è cominciata una nuova crisi bradisismica, tuttora in corso, con sciami sismici più frequenti e terremoti.

  

Gente in strada sul lungomare di Pozzuoli (ANSA/CIRO FUSCO) 

 

Pian piano i negozi, stamattina, stanno aprendo, per assicurare anche oggi una giornata di normalità. Si contano i danni, marmi che si sono staccati dalle mura, fessure nelle case. Anche la circolazione ferroviaria è tornata regolare, dopo le verifiche tecniche effettuate sulle linee interessate dall'evento sismico. È stato disposto, su richiesta della Protezione civile della Campania, l'invio di 400 brandine nei comuni di Bacoli e Pozzuoli, "per fare in modo che siano subito a disposizione della popolazione locale in caso di necessità". Inoltre a Pozzuoli è stata sgomberata nella notte un'altra famiglia. Sono quindi attualmente 36 i nuclei familiari sgomberati.