Forse la morte di Alex Marangon non era il grande giallo dell'estate
Sul caso del ragazzo ritrovato sul letto del Piave dopo una festa sciamanica, gli investigatori considerano l'ipotesi di una caduta accidentale. Le indagini proseguono
Spiace deludere gli appassionati ai grandi gialli dell’estate, ma sul caso di Alex, il ragazzo di 25 anni, scomparso da una festa “sciamanica” il 29 giugno scorso e ritrovato morto sul letto del fiume Piave due giorni dopo, potrebbe celarsi anche l’ombra dell’incidente.
Della caduta accidentale.
Potrebbe. In effetti non era niente male come giallo ambientato in una abbazia sconsacrata, nel profondo Veneto. Gli ingredienti ci sono tutti, l’abbazia del 1100 di Vidor, intitolata a una santa egiziana, mai canonizzata, che solo i trevigiani conoscono; lo sciamano, il conte proprietario, la tisana di ayahuasca, decotto molto potente illegale in Italia, il cerchio di Kambo, il veleno della rana, i piedi scalzi, gli occhi in orbita, tutti seduti in cerchio, chi sdraiato, chi sottosopra, e quei canti ripetuti ossessivamente, scandendo uno spaventoso omicidio.
Peccato che qui sia tutto tragicamente reale, e la fine che ha fatto Alex non si legge forsennatamente come si scorrono le pagine di Agatha Christie.
In effetti sì, spiace riportare l’asse sulla Terra, facendo emergere l’ipotesi, che Alex Marangon possa anche essere caduto accidentalmente e non per forza ucciso. Del resto lo dice anche la procura. Scartata subito l’ipotesi iniziale del suicidio, giovedì mattina il procuratore di Treviso Marco Martani ha tenuto un punto stampa, dove ha espressamente detto che “sì, si indaga per omicidio, ma quando si indaga si tiene sempre in considerazione l’ipotesi peggiore, ma le conclusioni ci saranno dopo”. Anche alcune nostre fonti investigative ipotizzano la caduta accidentale. Ossia Alex si sarebbe affacciato alla terrazza, cadendo giù, battendo violentemente la testa, il suo corpo sarebbe rimbalzato su massi, pietre, alberi, atterrando sul fiume e poi sarebbe stato trascinato via dalla corrente.
Chi scrive è stato sul posto: c’è una terrazza che si affaccia a picco sul Piave, Alex potrebbe essere caduto da qui e questo spiegherebbe la ferita profonda, tanto da causare lo sfondamento del cranio. L’autopsia parla di grossa ferita alla testa, “provocata da un corpo contundente”. Ma che vuol dire corpo contundente? Potrebbe essere un masso? E ancora, è una ferita causata da un corpo estraneo in azione o è una ferita causata dalla caduta violenta di Alex?
Ancora non lo sappiamo. Da dire che gli esami autoptici escludono l’ipotesi della caduta. Il medico legale, ha riscontrato un'emorragia al torace, diverse costole rotte sulla parte sinistra e lividi su tutto il corpo. Ma comunque, anche il procuratore Martani che all’inizio aveva detto che Alex era stato picchiato selvaggiamente, ora dice che nessuna ipotesi può essere esclusa e che “quel tipo di lesioni alla testa le riscontriamo solitamente solo negli incidenti stradali”.
E afferma che “una caduta così, potrebbe anche portare a quel tipo di ferite. Se è caduto da lì - dice - questo spiegherebbe quei pluritraumi”.
Poi sì è vero, possiamo fare tutte le considerazioni che vogliamo, tipo perché il barman non ha lesioni agli arti e al collo? Perché non presenta lesioni alle mani e ai polsi? Un corpo che cade da una superficie rialzata, se vivo, dovrebbe mettere le mani avanti quanto meno per proteggersi. Ma sono tutte domande che attendono che il punto interrogativo, diventi esclamativo. Ecco perché stanno andando avanti le indagini e le ricerche.
Ah sulle ricerche, in questi giorni sono stati fatti notevoli sopralluoghi, però, l’area non è stata sottoposta a sequestro. Il giorno dopo la scomparsa di Alex, lì a coronamento del giallo, c’è stato anche un banchetto nuziale, oltre a tutte le persone che in questi giorni si sono affacciate sul luogo, chi per curiosare, chi per passeggiare. C’erano i turisti tedeschi ignari di tutto, che quando sono arrivati col camper, ci hanno chiesto in un inglese tedescofono, “Che sta accadendo?”. “Ma sa, hanno trovato un ragazzo morto”. Stai a vedere che se non è come dice il mainstream, va a finire come quel grande capolavoro di Edgar Allan Poe, I delitti della Rue Morgue. Ma niente spoiler per favore.