La barca Bayesian, l'imprenditore Mike Lynch e il finanziere Jonathan Bloomer - foto Ansa, Wikipedia e Facebook

Il punto

Tutto quello che sappiamo del naufragio del Bayesan (compresi complotti e fake news)

Nicolò Zambelli

I sommozzatori hanno recuperato i corpi di cinque dei sei dispersi dalla barca affondata lunedì a Porticello: le vittime salgono a sei, ma si cerca ancora il corpo di una ragazza di 18 anni. Mentre sono in corso indagini e soccorsi, si moltiplicano teorie senza prove per dare spiegazione a una tragedia ancora senza risposta

È il cadavere di Mike Lynch il corpo recuperato oggi giovedì 22 agosto dai sommozzatori all'interno delle cabine del Bayesian, la barca che all'alba di lunedì scorso è affondata a Porticello, la località balneare vicino a Palermo, durante un violento nubifragio. Si tratta del quinto cadavere ritrovato dal relitto dell'imbarcazione grazie all'intervento dei vigili del fuoco: ieri i sommozzatori hanno recuperato i corpi di quattro dei sei dispersi. Con il corpo dell'uomo trovato senza vita la mattina stessa dell'incidente le vittime salgono a sei. All'appello manca solo la figlia diciottenne di Mike Lynch, ma le probabilità che sia recuperata viva sono praticamente nulle. La procura e le autorità continuano a lavorare per ricostruire quanto accaduto e, al momento, non si hanno ancora gli elementi necessari per sapere con esattezza cosa sia successo.
 

In mancanza di informazioni certe, il grande pubblico, i media e diversi siti internet si stanno cimentando in numerose e stravaganti teorie del complotto che non escludono il coinvolgimento del terrorismo internazionale.
 

Gli aggiornamenti

Per il momento cinque dei sei passeggeri che erano stati dichiarati dispersi sono stati trovati senza vita. Ieri sono stati identificati i cadaveri del presidente di Morgan Stanley Jonathan Bloomer, della moglie Elizabeth, dell'avvocato Chris Morvillo e di sua moglie Nada. Risulta ancora dispersa la figlia del magnate Lynch, proprietario dell'imbarcazione affondata. Secondo i sommozzatori il suo corpo potrebbe essere dentro alle stanze dell'imbarcazione non ancora ispezionate.
 

A bordo del Bayesian c'erano in totale 22 persone. Al momento dell'inizio del nubifragio la barca si trovava a largo del porto di Porticello e, per cause ancora da accertare, si è capovolta, affondando. Il relitto dell'imbarcazione di trova a una profondità di circa cinquanta metri, elemento che ha reso molto complicato il soccorso e le operazioni di ricerca. I sommozzatori sono al lavoro da lunedì ma la svolta è arrivata solo ieri, quando sono riusciti ad aprire un varco nel relitto affondato che ha permesso di entrare all'interno delle stanze.
 

I restanti 15 passeggeri della barca sono sopravvissuti al naufragio senza particolari ferite. Sono stati tutti ascoltati dalle autorità del luogo e dalla procura di Termini Imerese, compreso il comandante James Calfield, 51 anni, della Nuova Zelanda (interrogato per oltre due ore). Tra di loro c'è anche la moglie di Lynch, Angela Bacares, 57 anni. Si aggiungono Charlotte Golunski, la figlia di un anno e il marito James Emslie; Ayla Ronald e il compagno Matthew FletcherMatthew Griffith, 22 anni, francese; Sasha Murray, 29 anni, irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar. E poi ancora Koopmans Tus, 33 anni, olandese; Leo Eppel, 20 anni; Parker Eaton, inglese di 56 anni. Sopravvissute anche le due hostess di bordo Leah Randall, 20 anni, e Katja Chicken, 22 anni, tedesca.
 

Capire cos'è successo è ancora difficile

È ancora presto per capire quale sia stata la dinamica che ha portato alla tragedia, ma anche per stabilire eventuali responsabilità dovute a errori umani. Per il momento, da una prima ispezione esterna del relitto, lo scafo del veliero è piegato di 90 gradi sul fianco destro e non presenta falle. Anche l'albero maestro in alluminio, alto 75 metri, è integro, a differenza di quanto riferito in un primo momento, quando si pensava che si fosse spezzato. I numerosi video circolati in questi giorni saranno molto d'aiuto per capire cosa sia successo all'alba del 19 luglio.
 

Un'ipotesi è che la barca abbia colpito una secca, cioè una zona del mare dove l'acqua si abbassa, prima di affondare. Il colpo con la secca avrebbe causato una falla dalla quale sarebbe poi entrata l'acqua. Da qui il rapido affondamento. Come hanno riportato diversi quotidiani, nel tratto di mare di fronte a Porticello c'è effettivamente la "Secca della Formica", una zona dove il fondale va da una profondità di circa 60 metri a pochi centimetri. Tuttavia anche quest'ipotesi, al momento, sembra esclusa: sempre grazie alle ispezioni dei sommozzatori, il relitto sembra intatto. Per cui sulle cause definitive dell'incidente bisognerà aspettare lo sviluppo delle indagini, che con ogni probabilità prevederanno che il relitto sia fatto riemergere dal mare. Ma questa decisione, dicono le autorità, sarà presa in futuro.
 

Teorie, fantasie, complotti

In questi giorni le cronache si sono concentrate (quasi) totalmente sulla ricerca dei dispersi. A contribuire ai numerosi articoli, interviste e approfondimenti sulla vicenda sono stati soprattutto i profili delle vittime e delle persone coinvolte. Persone ricche, potenti, in un qualche modo influenti. Fatali protagonisti di quella che appare come una "perfetta tragedia estiva" da leggere e da seguire: il "Bill Gates inglese", "il magnate finanziario", "l'importante avvocato", "la giovane figlia dell'imprenditore", solo per citare alcuni titoli. Il tutto nel contesto di una vacanza di lusso su uno yacht di 56 metri e una vittoria legale da festeggiare nelle acque cristalline della Sicilia.
 

Al centro delle controversie legali recentemente risolte con un'assoluzione c'era la società fondata da Mike Lynch, Autonomy. Il fatto ha acceso le fantasie più retrosceniste perché nelle stesse ore del nubifragio è morto anche il vicepresidente dell'azienda. Stephen Chamberlain si trovava in Inghilterra ed è morto investito da un'automobile mentre faceva jogging. Un fatto di cronaca che i quotidiani inglesi hanno trattato come qualsiasi altra notizia. Non esistono infatti prove o elementi che possano collegare le due morti, ma la coincidenza temporale dell'accaduto ha contribuito ad alimentare diverse teorie del complotto secondo cui i fatti sarebbero legati a una vendetta per la vittoria di Autonomy nelle controversie legali.

Parallelamente a queste teorie, nelle ultime ore in rete ne sono emerse altre che riguardano sempre i due imprenditori. Al centro non c'è però Autonomy, ma l'altra società co fondata da Lynch e Chamberlain: Darktrace. Si tratta di un'azienda di sicurezza informatica che opera con i servizi segreti di molti paesi. Ad alimentare le teorie degli utenti della rete ci sono i legami, in particolare, con gli Stati Uniti, il Regno Unito e, soprattutto, Israele. Il contatto con il Mossad, i servizi segreti israeliani, è diventato centrale in molte teorie senza prove che legherebbero la morte di Lynch al terrorismo internazionale in quanto, come ha scritto l'agenzia Nova, la società avrebbe fornito un servizio allo stato ebraico per "individuare alti ufficiali di Hamas".
 

Si è così costruita un'intricata rete di nomi, conoscenze, nomine, personalità che secondo molti siti, utenti e commentatori hanno contatti con il terrorismo internazionale ma anche con i servizi segreti di mezzo mondo, con ambienti legati alla cybersicurezza e persino con Wikileaks e Jualian Assange. Non ha nemmeno senso spiegare tutti questi possibili scenari. Perché non ci sono prove che confermino nessuna di queste teorie.
 

Anche esponenti politici italiani hanno sollevato dubbi alludendo a responsabilità nascoste, come il senatore leghista Simone Pillon. "Un veliero di 56 metri non cola a picco in 40 secondi per un fortunale, specialmente se le barche intorno non riportano danni di sorta. Forse qualcuno ha deciso che certi temporali è meglio farli accadere in Sicilia", ha scritto ieri su Twitter. " Secondo voi li troveranno? I dispersi e i dispersori intendo...". 

 


Probabilmente a far affondare la barca è stata la malasorte o un errore umano. Le indagini, si spera, faranno chiarezza su quanto accaduto e soprattutto lo faranno ricostruendo i fatti attraverso delle evidenze. La spiegazione potrebbe essere meno interessante di quelle ipotizzate ma bisogna accettare che non si può spiegare un fatto che, al momento (per tempi, modi, condizioni), non è ancora chiaro. Evitare illazioni resta la migliore forma di rispetto per le vittime della tragedia, che tale resta anche se alcuni l'hanno scambiata per un racconto estivo da leggere sotto il sole d'agosto.

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