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L'istruttoria

L'Antitrust contro Atac per i disservizi del trasporto pubblico a Roma

Riccardo Carlino

L'Agcm avvia un'istruttoria nei confronti della municipalizzata romana per verificare che la qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023 sia in linea con gli impegni presi. L'azienda ricorda i cantieri aperti per il Giubileo e garantisce massima collaborazione. La Lega: "Rivedere affidamento diretto"

Metro e bus in ritardo, scale mobili rotte, stazioni pericolose. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Atac s.p.a. per possibile pratica commerciale scorretta. L’Agcm ha il sospetto che la controllata dal Campidoglio, che gestisce in concessione gran parte del tpl romano, abbia offerto un servizio insufficiente rispetto ai parametri minimi previsti nel contratto con la città. L'antitrust dovrà quindi verificare che “qualità e la quantità dei servizi erogati nel triennio 2021-2023” siano in linea con quanto previsto dal contratto di servizio con il Comune di Roma e prospettato ai consumatori anche attraverso la Carta della qualità dei servizi del trasporto pubblico, documento con cui l'ente erogatore ha assunto specifici impegni nei confronti degli utenti.

 

Secondo l'authority, “Atac avrebbe sistematicamente disatteso gli obiettivi relativi alla regolarità del servizio di trasporto di superficie e del trasporto metropolitana, ai presidi di sicurezza delle stazioni metropolitane, al funzionamento di ascensori, montascale e scale/tappeti mobili, nonché all’illuminazione delle stazioni della metropolitana”. Di fronte al mancato raggiungimento di questi impegni, l'azienda pubblica non avrebbe inoltre assunto alcuna misura correttiva per “colmare le ripetute carenze, né misure di adeguamento e/o di rimborso parziale delle tariffe applicate”. 

 

La municipalizzata ha garantito la massima collaborazione con l'Agcm, ricordando in una nota di essere “impegnata in un'importante opera di rinnovamento degli asset e delle procedure aziendali, che ha prodotto miglioramenti visibili in tutta la gestione”. Il tutto, nonostante i “numerosi cantieri approntati in preparazione al Giubileo. Eppure, dai dati della relazione annuale 2024 sullo stato dei servizi pubblici locali a Roma, curata da Acos, ci si accorge che i problemi nel trasporto pubblico romano persistono già da diversi anni. 

 

   

Di fronte a un obiettivo del 70-80 per cento, la regolarità del servizio di superficie è ferma al 66 per cento nel primo semestre del 2023. Poco meno del 67 per cento dell'anno prima, ma comunque di più del 63 del 2021 e addirittura del 53 per cento del 2019. In tema di manutenzione delle stazioni, il livello di montascale funzionanti arriva al 73 per cento, a fronte di una soglia da raggiungere pari al 93,5 – 96,5 per cento. Atac ha perso due punti percentuali rispetto al 2022, ma la situazione resta comunque migliore rispetto al 57 per cento del 2021 o addirittura il 48 per cento del 2020. Non va meglio neppure per scale e tappeti mobili, fermi all'88 per cento, nonostante in tutti i tre anni precedenti l'azienda fosse vicinissima al traguardo del 93,5 - 96,5 per cento di tolleranza. 

 

Il dato peggiore è quello della manutenzione dei veicoli di superficie. Atac raggranella un 4 per cento di regolarità nella manutenzione delle avarie di bus e tram, contro un 80–90 per cento di tolleranza richiesto. Un dato pessimo e in linea con il biennio 2021-2022 (3 per cento) e al 4 per cento del 2020. Sulle manutenzioni delle avarie sulle linee della metropolitana, invece, la soglia è addirittura ferma all'1 per cento dal 2019. Si registrano però miglioramenti sull'illuminazione (88 per cento, più due punti sul 2022) e sulla pulizia delle stazioni (84 per cento, ben sopra il 77 dell'anno prima), mentre su tornelli d'ingresso sono stati raggiunti tutti gli obiettivi. 

 

Non è la prima volta che Atac si trova nel mirino dell'Antitrust. Il 5 febbraio scorso, il Consiglio di stato ha accolto il ricorso dell’Antitrust contro la proroga dell’affidamento diretto del servizio di trasporto pubblico locale capitolino ad Atac da marzo a dicembre 2023. Il Campidoglio battaglierà contro questa sentenza, ma l'Antitrust ha già all'attivo altri tre ricorsi (sia al Consiglio di stato sia al Tar del Lazio) contro la municipalizzata. Il tema è sempre quello delle gare e dopo l'istruttoria di oggi a riaprire il dibattito è la Lega: "Appare sempre più urgente una revisione approfondita delle modalità di affidamento e gestione del servizio di trasporto pubblico a Roma", ha detto  il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori.

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