(Ansa)

sul litorale romano

Ripartono le gare per le concessioni balneari a Ostia e sette stabilimenti vengono incendiati

Ilaria Coppola

Il presunto colpevole c'è ma i tempi sono sospetti: le fiamme divampano il giorno dopo il via libera al bando del Consiglio di stato. Il sindaco Gualtieri: "Il processo di gara prosegue senza indugi"

Ricominciano le gare per l'affidamento delle concessioni balneari sul litorale romano e sette stabilimenti balneari di Ostia vanno a fuoco. Nell'arco di tre giorni, le fiamme hanno coinvolto gli stabilimenti Salus, Arcobaleno, Vittoria, Plinius, Le Dune, Belsito e Capanno. Si tratta di incendi dolosi, per i quali è stato già identificato un colpevole dagli investigatori della squadra mobile di Roma, attraverso l'analisi delle videocamere. È un ragazzo di 24 anni che avrebbe appiccato il fuoco utilizzando una bomboletta spray e un accendino. Dopo essere stato identificato è stato sottoposto a fermo dal pm e, durante un interrogatorio, ha confessato alle autorità di aver fatto tutto da solo "per frustrazione e per tristezza" e ha specificato che "non ci sono mandanti". Ma, ricostruendo i fatti, questa mattina, l'assessore al patrimonio e politiche abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi, ha detto a Radio 24: "È oggettivamente difficile che un'unica persona, nella notte, a piedi, possa effettivamente dare alle fiamme tante strutture, tutte distanti l'una dall'altra"

Gli incendi arrivano direttamente dopo la decisione del Consiglio di Stato di accogliere il ricorso del Comune di Roma contro la sospensiva del Tar Lazio sul terzo bando per le concessioni balneari. La decisione del Tar era arrivata in seguito al ricorso dei vecchi concessionari degli stabilimenti balneari di Ostia, contrari alla modalità con cui il bando è stato gestito e alle disposizioni contenute nella legge che regola la gestione delle concessioni. La gara era stata quindi sospesa, con l'udienza di merito fissata al 14 ottobre 2025. Successivamente il ricorso del Comune di Roma contro la sospensiva, accolto due giorni fa dal Consiglio di stato.

Dopo la delibera, oggi è stato pubblicato il terzo bando tanto dibattuto. Il primo riguardava 31 concessioni balneari, il secondo nove spiagge libere, mentre il terzo riguarda oltre 10 strutture, differenziate tra concessioni vere e proprie, spiagge libere attrezzate e ristoranti. Cinque dei sette stabilimenti dati alle fiamme negli ultimi giorni sono tra quelli coinvolti nel concorso. 

"Siamo convinti di ciò che abbiamo fatto. È giusto fare i bandi, ce lo dicono le sentenze, l'Unione europea e il buon senso dei cittadini" ha ribadito stamattina l'assessore Tobia Zevi. Sempre in mattinata si è svolta una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza presso la prefettura, convocata per fare il punto sugli incendi. "Il processo di gara prosegue senza indugi, queste problematiche non influiranno sul nostro cammino, che sarà sempre improntato alla trasparenza e alla legalità", ha dichiarato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al termine dell'incontro.

In risposta agli eventi, il Partito Democratico di Roma ha convocato per sabato la segreteria del partito a Ostia. Il sostegno all'amministrazione capitolina è giunto anche da Legambiente Lazio, che ha espresso pieno appoggio alla gestione del litorale da parte del Campidoglio. "Giù le mani dalla costa! Appoggiamo con forza l'impegno dell'amministrazione capitolina nella gestione corretta delle strutture balneari a Capocotta, Castelporziano e nell'area urbana di Ostia", hanno dichiarato Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, ed Elisabetta Studer, presidente del circolo Legambiente Litorale Romano di Ostia: "Pur riconoscendo che ci sono margini di miglioramento, la scelta di mettere fine alle proroghe e dare avvio ai bandi è la strada giusta".

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