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Lasagna nella doggy bag e Briatore nel cassetto. L'italiano dei sondaggi estivi

Luciano Capone
Anziché alle domande sul terrorismo, la repressione in Turchia, la crisi bancaria, le riforme, l’intervento in Libia, le tasse o la spending review, il dominio assoluto spetta ai sondaggi “estivi” della Coldiretti.

Roma. Da un lato ci sono la crisi politica globale e quella istituzionale europea, dall’altro la crisi della democrazia rappresentativa. E’ naturale che per affrontare le questioni più impegnative si vada verso forme, se non di democrazia diretta, quantomeno di ascolto e interazione con la popolazione. Le rilevazioni demoscopiche giocano quindi un ruolo sempre più importante nelle democrazie. Ma da noi, durante le vacanze, anziché alle domande sul terrorismo, la repressione in Turchia, la crisi bancaria, le riforme, il flusso dei migranti, l’intervento in Libia, le tasse o la spending review, il dominio assoluto spetta ai sondaggi “estivi” della Coldiretti. Con Pagnoncelli e la Ghisleri in vacanza, è la Confederazione dei coltivatori diretti il principale istituto demoscopico del paese, che ci dice quale sogno esprimono gli italiani quando cade una stella: “Basta con sogni impossibili, gli italiani desiderano una casa, un lavoro fisso e un amore stabile”. “Anche in occasione della notte di San Lorenzo” 7 italiani su 10  hanno “tanta voglia di concretezza e sobrietà”. In pratica desiderano “una casa tutta loro (68 per cento), un lavoro fisso (62) e un amore stabile (51)” e voler diventare “Flavio Briatore (38 per cento) gli uomini” e “Marina Berlusconi (36) le donne”. Concretezza e sobrietà, la stessa che spinge “un italiano su 3 a chiedere la ‘doggy bag’ al ristorante”, la borsa per il cane, “un comportamento diffuso negli Stati Uniti dove è una prassi consolidata per i vip”.

 

Gli italiani invece se non vedono Briatore con la busta degli avanzi in mano, non chiedono la doggy bag: “Il 22 per cento ritiene che sia da maleducati, da poveracci” quindi fa bene “il 18 per cento che non lascia avanzi quando va a mangiare fuori”.

 

“Sono circa 6 milioni i turisti che passeranno l’estate in tenda o camper sotto le stelle”, dice in un altro sondaggio la Coldiretti. E poi tutti di corsa alle sagre, perché “più di otto italiani su dieci hanno scelto di partecipare quest’anno a sagre e feste di paese”. Si tratta “di una vera e propria tendenza che è il frutto dell’esigenza di contenere le spese ma anche di ristabilire un rapporto più diretto con il cibo, la cultura e le tradizioni”, quindi una scelta sia da poveracci sia da vip, come quella di portarsi a casa gli avanzi a casa. Che poi, molti di questi avanzi, uno se li porta in spiaggia. E qui c’è lo scoop della Coldiretti: “In testa alle preferenze per l’ora di pranzo sotto l’ombrellone c’è l’insalata di riso o di pollo o di mare (27 per cento)” che a sorpresa batte “l’ipercalorica parmigiana (8), oltre alla frittata (10) e le classiche lasagne (4) a pari merito con le polpette (4)”. E la chiama “svolta salutista”. Ne esce una bella immagine. L’italiano Coldiretti doc d’estate dovrebbe dormire in tenda e presentarsi in spiaggia con la busta degli avanzi della sagra piena di parmigiana, polpette, lasagne, frittate e insalate. Vestito da Flavio Briatore. Col mocassino sul litorale, andiamo a comandare!

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  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali