Tutte le soluzioni più fantasiose per spiegare il terremoto
Dopo il terribile terremoto che ha devastato il centro Italia, come Cassandre digitali, ecco spuntare la selva degli esperti del “ve l’avevo detto”. Re senza corona è Giampaolo Giuliani, ex tecnico dell'Istituto di Fisica dello Spazio Interplanetario e ora presidente di una fondazione di ricerca sperimentale che prende il suo nome. In un’intervista ad Affaritaliani.it annuncia: il terremoto “si poteva prevedere. C'era una situazione con uno sciame sismico in atto che andava avanti da tempo nel Centro Italia. Sull'Appennino centrale si verificavano scosse giornaliere, anche se strumentali, di un certo interesse”. Alla faccia di Enzo Boschi, direttore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, che spiega a Piero Vietti del Foglio: “I terremoti, come l’evoluzione dell’economia e la storia, non si prevedono: sono conseguenze di sistemi complessi, con molti parametri, molti dei quali non sono neanche noti; sono sistemi caotici. I terremoti non sono prevedibili singolarmente”.
Giuliani è già noto perché millanta previsioni anche del tremendo sisma aquilano del 2009. “Di questa previsione – continua Boschi – non siamo mai riusciti a vedere un documento, si sa solo che questo signore aveva lanciato un allarme per Sulmona, dove non è poi successo niente, e per giunta una settimana prima. Se gli avessimo dato retta, probabilmente avremmo evacuato la città di Sulmona portando le persone proprio a L’Aquila, creando in questo modo i presupposti per una tragedia ancora più grande”. Anche Warner Marzocchi, dell'Ingv confermava su Science: “Io penso che Giuliani parli in buona fede, ma tutto ciò che ha presentato è ad un livello bassissimo da un punto di vista scientifico". E ancora: "È difficile trovare qualcosa di buono nel suo lavoro”.
Esistono dei segnali, certo. Delle previsioni approssimative su tempi, aree e magnitudo probabili. Esistono mappe di pericolosità sismica che indicano quali zone sono a maggiore rischio, come quella colpita stanotte. Tutto qui. Sicuro non abbastanza per TerraRealTime, sito complottista ripreso poi da Samuele Venturini, biologo milanese (e già noto difensore di nutrie), per il quale la causa del terremoto era prevedibilissima: Tsunami elettromagnetici, usati per modificare il clima grazie alla “collusione dei poteri forti con l'ignoranza delle persone”. Sembrerebbe tutto molto più chiaro.
Anzi no. Perché forse la vera causa è un’altra: il fracking. Dannate trivelle!
Anzi no. La vera, vera causa dei terremoti sono le perturbazioni cosmiche dovute al Sole (volete una soluzione? Spegnete la stella).
Al di là degli “scienziati” improvvisati, non mancano i titoloni acchiappa click, che propongono visioni decisamente più romantiche. Per Fanpage.it “Solo 4 minuti separano il terremoto di stanotte da quello dell'Aquila del 2009. Un orario particolarmente avversato da alcune tradizioni popolari, che considerano le 3.33 "l'ora del Diavolo", perché diametralmente opposta alle 3 del pomeriggio che, secondo tradizione, sarebbe l'orario in cui Gesù morì sulla Croce”. Solo un rantolo di razionalità, salva in corner il giornale online: “Null'altro che una vecchia superstizione priva di fondamento, legata a leggende metropolitane di lungo corso, che però in queste ore sta tornando in auge”. Sulla stessa scia, (toh, un’altra coincidenza! Che cosa vorrà dire?), il quotidiano Panorama: “I terremoti avvengono tutti di notte? Sarà una semplice coincidenza ma le ultime scosse telluriche più forti che hanno colpito l'Italia negli ultimi anni sono avvenute proprio con il buio”. Il diavolo veste Prada, ma solo abiti da sera.
A proposito di Prada, qualcuno ricorderà le campagne tranchant di Daniela Martani, contro la casa di moda. Animalista e vegana convinta, l’ex concorrente del Grande Fratello ha avuto la bella pensata di aggiungere il suo interessante punto di vista al dibattito sul terremoto: «L’amatriciana è stata inventata ad Amatrice? Allora è il karma». La vendetta è un piatto che va servito cruelty free.
Manca solo “Anno bisesto, anno funesto”, come diceva povero nonno. A pensarci bene il febbraio 2016 ha avuto proprio 29 giorni. Che sia solo una coincidenza?