Indagato l'amministratore della Eco X per l'incendio di Pomezia
L'ipotesi di reato per Antonio Buongiovanni è "incendio e inquinamento colposo". Intanto proseguono gli accertamenti: niente idrocarburi su ortaggi e foraggi e valori di Pm10 nella norma
L'amministratore unico della Eco X Antonio Buongiovanni è “iscritto nel registro degli indagati per incendio e inquinamento colposo” dopo il rogo di venerdì scorso nell'impianto per lo stoccaggio di rifiuti a Pomezia. Lo ha annunciato il procuratore di Velletri Francesco Prete. L'azienda era già stata sanzionata nel 2012 perché non in regola con le certificazioni antincendio e a distanza di cinque anni questa situazione potrebbe non essere cambiata.
“Stiamo valutando la quantità e la tipologia di materiali che erano ammassati nell'azienda e la posizione di altre persone”, ha aggiunto Prete, secondo cui “le cause dell'incendio sono ancora ignote e non ci sono elementi per parlare di dolo, ma l'innesco è avvenuto all'esterno dei due capannoni, dov'era accatastata un'ingente mole di rifiuti. Le indagini sono ancora in corso”.
Nel frattempo il comune di Pomezia fa sapere che “l'Asl Rm6 ha pubblicato i primi esiti del piano di monitoraggio dell'Istituto zooprofilattico sperimentale su ortaggi e foraggi destinati al consumo umano e/o animale che non rilevano presenza di idrocarburi sui campioni prelevati a Pomezia nelle vicinanze del luogo dell'incendio”. Quanto alla situazione sull'inquinamento dell'aria, i dati dell'Arpa rilevano che i valori sono ritornati pienamente nella norma - dopo un picco di 373 ug/m3 registrato domenica scorsa - attestandosi a 39 ug/m3 nella giornata di ieri.