L'ospedale Bambino Gesù è un'eccellenza mondiale. Non per Atac
Le famiglie che utilizzano i trasporti pubblici possono raggiungerlo solo con due linee di bus. Che spesso vengono sospese per mancanza di mezzi
L’Ospedale Bambino Gesù ha molti record. È l’unica struttura pediatrica dove si effettua ogni tipo di trapianto oggi esistente e nel 2016 ha garantito 80.015 accessi al pronto soccorso, 1.696.279 prestazioni ambulatoriali, 27.058 tra procedure chirurgiche e interventistiche e 26.947 i ricoveri ordinari, il 28% dei quali per pazienti provenienti da fuori regione e il 13,5% per bambini di nazionalità straniera.
Ma il Bambino Gesù, senza ombra di dubbio, in Europa è anche l’ospedale pediatrico più difficile da raggiungere per le tante famiglie che possono muoversi soltanto con i mezzi pubblici. In cima al Gianicolo, infatti, si arrampicano soltanto due linee di autobus (115 e 870) servite con mezzi corti da 8 metri di tipo “Europolis Cam Alè”. Atac, stando ai contratti, ne avrebbe a disposizione 152 ma secondo sindacati e addetti ogni giorno dalle rimesse ne escono una ventina al massimo. Gli altri restano invece in deposito rotti, senza manutenzione e pezzi di ricambio. Così sempre più spesso le linee 115 e 870, come molte altre, vengono sospese per mancanza di mezzi.
A testimoniare lo sfacelo le statistiche raccolte da “Mercurio Viaggiatore”, uno dei blogger romani più attivi ed informati sul trasporto pubblico locale, secondo cui fra agosto 2016 e luglio 2017 la linea 115 è stata sospesa per 73 giorni (più di due mesi e mezzo in un anno!) mentre la 870 per 27 giorni. E la situazione non è certo migliorata, come testimoniano le proteste quotidiane degli utenti sui canali social di Atac. L’azienda, del resto, conosce la situazione da due anni almeno e anche l’assessore Linda Meleo è perfettamente al corrente dello scandalo di un grande ospedale pediatrico abbandonato senza trasporti pubblici, con pazienti, famiglie e lavoratori costretti ad usare il taxi per andare alle visite o a trovare i piccoli degenti. Eppure nulla è stato fatto sin qua e non risulta bandita alcuna gara per l’acquisto di nuovi mezzi adatti a servire il Gianicolo. L’unica speranza, allora, è il “revamping” con cui l’amministrazione Raggi ha annunciato di voler rimettere in strada mezzi elettrici fermi in rimessa. Ma la procedura di gara non è ancora conclusa e la giunta stessa ha annunciato che i mezzi non saranno in funzione prima del 2019.
generazione ansiosa