Donald Trump ha licenziato Jeff Sessions
Che cosa è successo in Italia e nel mondo in poche righe e senza fronzoli. Le notizie del giorno in breve
Si dimette l’ad di Anas Gianni Vittorio Armani. Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, contrario alla fusione tra Anas e Ferrovie dello stato, ha chiesto le dimissioni di tutto il cda.
Il Senato vota la fiducia al governo sul decreto sicurezza. 163 voti a favore, 59 contrari e 19 astenuti. Cinque senatori del M5s hanno lasciato l’Aula. Il vicepremier Matteo Salvini ha detto che “il governo andrà avanti per cinque anni.”
Andrea Enria a capo della Vigilanza della Bce. L’economista italiano è il presidente dell’Autorità bancaria europea (Eba). Il governatore della Bce, Mario Draghi, ha detto che “un alto debito pubblico richiede responsabilità”.
Duecento sindaci firmano l’appello “Piazza Grande” a sostegno della candidatura di Nicola Zingaretti come segretario del Pd.
Borsa di Milano Ftse-Mib +1,42 per cento. Differenziale Btp-Bund a 289 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,14 sul dollaro.
DAL MONDO
Donald Trump ha licenziato Jeff Sessions. Il segretario alla Giustizia ha rassegnato le dimissioni al capo di gabinetto su richiesta del presidente. Da mesi Trump lo criticava per il suo mancato intervento nelle indagini sul Russiagate.
Pompeo non incontrerà Kim Yong Chol giovedì a New York. Il dipartimento di stato ha fatto sapere che i colloqui con l’alto funzionario nordcoreano si terranno quando “i nostri rispettivi orari lo permetteranno”.
Asia Bibi è stata rilasciata dalla prigione. Lo ha detto il suo avvocato, anche se non è ancora chiaro quali misure sono state prese per proteggere la donna cristiana.
La Turchia spera in una rottura tra americani e curdi siriani dopo la decisione degli Stati Uniti di offrire denaro in cambio di informazioni per catturare i leader del Pkk.
Sono state evacuate le stazioni di Madrid e Barcellona per due diversi allarme bomba, rivelatisi falsi.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio