Cosa sono e dove sono i Tmb a Roma e nel Lazio
Dove vanno a finire le circa 4.600- 4.700 tonnellate di immondizia che Roma produce quotidianamente
Roma produce quotidianamente circa 4.600- 4.700 tonnellate di immondizia al giorno (1,7 milioni di tonnellate l’anno). Secondo i dati dell'Ama il 44,2 per cento (circa 2.000 tonnellate) è differenziato. Le altre 2.700 tonnellate di rifiuti indifferenziati devono essere smaltite in appositi impianti. Sono i cosiddetti Tmb (oggi è andato a fuoco quello di via Salaria a Roma). Il trattamento meccanico-biologico è un processo di trattamento dei rifiuti a freddo, attraverso la separazione del rifiuto residuale in due parti, una frazione umida e una secca.
La prima, viene sottoposta a un processo biologico, basato sulla cosiddetta digestione anaerobica, ossia la degradazione della sostanza organica da parte di microrganismi in condizioni di anaerobiosi. Per la realizzazione di compost, invece, si utilizza il trattamento aerobico. In pratica viene essiccata per poi essere impiegata come biocombustibile, oppure in settori quali l’edilizia, ma anche per coprire le discariche.
La seconda parte viene triturata e imballata (le cosiddette eco-balle) per essere spedita o nelle discariche oppure agli inceneritori per essere bruciata.
Le strutture che si occupano della gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio
In giallo i Tmb, in rosso le discariche, in blu i termovalorizzatori
Dei tre termovalorizzatori presenti nel Lazio solo uno è però attivo, quello di San Vittore (di proprietà di Acea). Quello di Colleferro (di proprietà della società regionale Lazio Ambiente e di Ama) è attualmente fermo per manutenzione, quello di Malagrotta di proprietà di Cerroni, è invece sotto inchiesta giudiziaria e manca dell'autorizzazione regionale. Per questo motivo Ama è costretta a smaltire fuori regione le eco-balle: lo fa nei termovalorizzatori di Ravenna (di proprietà di Herambiente), di Parona in provincia di Pavia (gestito da Lomellina Energia) e in impianti della società A2A.
Inoltre Roma non ha più una discarica dove stoccare i rifiuti dopo la chiusura nell’ottobre 2013 di quella di Malagrotta (la più grande d'Europa).
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