Caro Babbo Natale, porti via i rifiuti da Roma?
Sui social i romani postano le foto dei cassonetti pieni e Rita Dalla Chiesa si rivolge al sindaco Raggi. L'allarme dei due municipi guidati da Caudo e Ciaccheri
Pacchi regalo e tavole imbandite hanno messo sotto stress il fragile sistema di smaltimento dei rifiuti di Roma nei giorni di Natale e la città è tornata a essere sommersa dalla spazzatura. Come se non bastasse, a complicare la situazione c'è anche il recente incendio nell'impianto di trattamento meccanico biologico di via Salaria, chiuso ormai da quindici giorni. "La situazione è drammatica", hanno dichiarato i presidenti del municipio III, Giovanni Caudo, e VIII, Amedeo Ciaccheri. E sui social i romani hanno documentato con foto e post la situazione nei vari quartieri, raccontata lunedì anche sul New York Times dal corrispondente Jason Horowitz.
"La chiusura del Tmb Salario ha solo aggravato la situazione, ma l'emergenza è dovuta al fatto che il servizio porta a porta delle utenze non domestiche, bar e ristoranti, non funziona – ha spiegato all'Adnkronos Caudo, che amministra il territorio di Talenti, Conca d'Oro, Tufello e Settebagni – Affidato a metà ottobre da Ama a una ditta, il servizio avrebbe dovuto coprire entro dicembre 4000 utenze nel nostro municipio, rispetto alle precedenti 1000, ma non riesce neanche a soddisfare quelle 1000. I cittadini ci segnalano di tutto attorno ai cassonetti, il rischio di una emergenza igienico sanitaria c'è".
''Da Ostiense a Garbatella fino a San Paolo la situazione non si può che definire drammatica – ha commentato Ciaccheri – Da mesi c'è una situazione ingestibile che si è acuita dopo il rogo del Tmb Salario. Il 24 mattina abbiamo inviato una nota urgente alla sindaca Raggi, all'assessore Montanari e al dg di Ama paventando una emergenza sanitaria ma ad oggi non abbiamo avuto alcun riscontro neanche da Montanari che ha la competenza dei rifiuti e dovrebbe rassicurare i cittadini''.
Abituati alla tragedia