Alzato il livello di allerta del vulcano Krakatoa

Lo tsunami ha causato 429 vittime accertate e circa 1.500 feriti in Indonesia. Le autorità cancellano i voli e temono "nuove eruzioni"

Le autorità indonesiane hanno alzato il livello di allerta del vulcano Krakatoa, la cui eruzione sabato scorso ha generato uno tsunami nelle isole di Sumatra e Java. Sono 429 le vittime accertate, circa 1.500 i feriti e oltre 16mila gli sfollati. L'allarme è stato alzato al secondo livello su una scala di rischio di quattro e la zona di sicurezza attorno al cratere è stata estesa a un raggio di 5 chilometri. Tutti i voli che passano attorno al vulcano sono stati deviati su altre rotte. Un dirigente di AirNav, l'agenzia indonesiana del traffico aereo, ha detto in mattinata che sono stati cancellati dai 20 ai 25 voli. 

  

Il portavoce della Protezione civile indonesiana, Sutopo Purwo Nugroho, spiega che "esiste il rischio di nuove eruzioni. Le persone nelle vicinanze del vulcano possono essere colpite da rocce, materiale piroplastico o ceneri". Ma il pericolo è anche per le nuove frane che potrebbero generare un altro tsunami. Ieri il vento ha portato "cenere e sabbia" del vulcano sulle città limitrofe di Cilegon e Serang nell'isola di Giava, dove ai residenti è stato consigliato di indossare maschere e occhiali all'aperto. Le piogge torrenziali hanno scatenato inondazioni in alcune zone, ostacolando lo sforzo dei soccorsi. Gli operatori sanitari hanno avvertito che le scorte di acqua pulita e medicinali si stanno esaurendo, alimentando i timori di una crisi di sanità pubblica.

  

L'attività del Krakatoa avrebbe innescato delle scosse subacquee che hanno causato lo tsunami. L'Indonesia si trova nella cosiddetta Cintura di fuoco del Pacifico, una zona caratterizzata da eruzioni vulcaniche frequenti. A settembre una scossa nell'isola indonesiana di Sulawesi ha generato uno tsunami che ha colpito la città di Palu sulla costa e ha causato 2.000 mila morti. 

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