Latte sulle elezioni in Sardegna. Perché protestano i pastori sardi

I manifestanti chiedono un aumento del prezzo del latte ovino e caprino. Questo ora è pagato circa 55 centesimi al litro, vorrebbero che salisse almeno a 70 centesimi netti

Sabato hanno bloccato le strade, versato latte sull'asfalto, ora è tempo di ultimatum. I pastori sardi hanno minacciato di bloccare i seggi in tutta la Sardegna per le elezioni regionali di domenica 24 febbraio se non verrà trovata una soluzione in pochi giorni alla vertenza sul prezzo del latte.

 

I pastori sardi chiedono un aumento del prezzo del latte ovino e caprino. Questo ora è pagato circa 55 centesimi al litro, vorrebbero che salisse almeno a 70 centesimi netti. Inoltre i manifestanti contestano anche un controllo deficitario delle istituzioni sui prodotti a marchio dop dell'isola. Le proteste si concentrano infatti sul permesso d'utilizzo di materie prime comunitarie per la realizzazione di formaggi e prodotti alimentari a marchio sardo.

 

Gran parte dell'isola ha espresso solidarietà alle proteste dei pastori. Il Cagliari Calcio ad esempio è sceso in campo a San Siro, prima della sfida contro il Milan, con una maglietta bianca con la scritta “Solidarietà ai pastori sardi”. I commercianti di Nuoro hanno annunciato che domani, martedì 12 febbraio, terranno chiusi tutti i negozi per almeno mezza giornata.

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