Le notizie del giorno in breve
La Procura di Agrigento sequestra la nave Mare Jonio
Tutto quello che è successo in Italia e nel mondo senza fronzoli e divagazioni
La Procura di Agrigento sequestra la nave Mare Jonio. I 49 migranti a bordo della nave sono sbarcati al porto di Lampedusa. L’equipaggio verrà interrogato dalla polizia giudiziaria per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. “Questa nave ha messo in pericolo la vita di 49 persone”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio.
“D’accordo sulla sostanza, non sui modi”, ha detto il segretario di stato vaticano, Pietro Parolin, in merito al Congresso mondiale delle famiglie che si terrà a Verona.
Salvatore Rossi lascerà Bankitalia. “Non accetterò un secondo mandato come direttore generale”, ha scritto Rossi in una lettera ai dipendenti.
Conte difende l’intesa con la Cina. “Il memorandum non mette a rischio la nostra collocazione euro-atlantica”, ha detto il premier in audizione alla Camera.
Borsa di Milano. Ftse-Mib +0,92 per cento. Differenziale Btp-Bund a 237 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,13 sul dollaro.
DAL MONDO
Donald Trump ha ricevuto Jair Bolsonaro alla Casa Bianca. Il presidente americano ha detto che sta pensando a un’adesione del Brasile alla Nato. “Non siamo mai stati così vicini”, ha detto Trump. Durante l’incontro i due leader hanno parlato di commercio e Venezuela.
Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni alla Compania General de Mineria de Venezuela e al suo presidente.
Si è dimesso Nursultan Nazarbayev, presidente del Kazakistan dal 1990. Con un video-messaggio ha detto di volere preparare il paese all’arrivo di una nuova generazione.
Il ministro dell’Interno Castaner è accusato di “incompetenza” dall’opposizione per la gestione delle violenze dei gilet gialli in Francia.
Il Papa non ha accettato le dimissioni del cardinale Philippe Barbarin.
A Bruxelles è stata evacuata parte del quartiere delle istituzioni europee per un allarme bomba.
Politicamente corretto e panettone
L'immancabile ritorno di “Una poltrona per due” risveglia i wokisti indignati
Una luce dietro il rischio